“La seduzione di Jannik è diventata giorno dopo giorno micidiale nel suo essere nostro, nel suo scoprirsi definitivamente “italiano”, senza esserlo davvero completamente, nostro e italiano”. Questa è una delle le frasi di un articolo della Gazzetta dello Sport, a firma Giancarlo Dotto, che oggi ha fatto discutere tutti. Il protagonista dell’articolo è ovviamente quel Jannik Sinner che la settimana scorsa ha catturato l’attenzione di tutto il mondo dello sport sfiorando l’impresa di vincere le ATP Finals a Torino.
- Sinner: l’articolo della polemica
- Sinner, la Coppa Davis e la Gazzetta dello Sport
- Sinner e l’esposizione mediatica post Finals
- I social e le parole di Paola Egonu
Sinner: l’articolo della polemica
C’è da scommettere che nell’intento del giornalista della Gazzetta dello Sport, Giancarlo Dotto, non ci siano intenzioni discriminatorie nei confronti di Jannik Sinner ma alcune delle frasi utilizzate per descrivere l’impatto che il tennista di San Candido ha avuto sul pubblico italiano hanno fatto storcere il naso.
Tra le frasi che sono finite nel mirino anche: “Abbiamo imparato ad amare Jannik anche perché non ci appartiene sino in fondo. Perché non ci somiglia. Per il suo essere così distante dalla nostra anima latina”, si legge nell’articolo.
E ancora all’interno dell’articolo si legge: “Sono state le parole di un ragazzo finalmente pronto a “sentirsi” oltre che a dirsi italiano”, con riferimento all’imminente impegno di Coppa Davis.
Sinner, la Coppa Davis e la Gazzetta dello Sport
Il rapporto tra Jannik Sinner e la Gazzetta dello Sport non è stato sempre idilliaco, soltanto poco più di un mese fa infatti il principale quotidiano sportivo italiano è stato molto critico nei confronti del tennista reo di aver rifiutato la convocazione in Coppa Davis per i match in programma nel girone di Bologna. In quella occasione la Gazzetta aveva lanciato più di una critica all’indirizzo del giocatore: “Decisione deludente. Mediocre, più che sbagliata. Banale più che mediocre. Se nei suoi programmi l’azzurro diventa accessorio, che cosa sta comunicando il ragazzo se non la sua scala di valori”.
Sinner e l’esposizione mediatica post Finals
Nei giorni scorsi si è parlato dell’ascesa di Jannis Sinner al tavolo dei più grandi dello sport italiano. Un tavolo composto da figure che hanno primeggiato nei rispettivi sport come Alberto Tomba, Federica Pellegrini e Juri Chechi. Ma per partecipare a questo conclave di fenomeni c’è anche un prezzo da pagare: quello delle critiche spesso gratuite. Negli ultimi giorni Sinner è stato il centro di gravità dello sport italiano. La serie A era in un pausa e si sono occupati tutti di lui. Tutti alla ricerca di qualcosa di diverso da scrivere e c’è chi ha tirato in ballo anche la residenza a Montecarlo.
I social e le parole di Paola Egonu
L’articolo della Gazzetta dello Sport è rimbalzato come una palla impazzita sui social e le critiche per le frasi contenute sono arrivate da ogni direzione, dai semplici utenti fino ad addetti ai lavori e giornalisti. E c’è chi ha trovato di grande attualità le parole di un’altra grande sportiva italiana come Paola Egonu che in occasione del Festival di Sanremo della scorsa edizione aveva detto: “L’Italia è un paese razzista ma sta migliorando. Non voglio fare la parte della vittima ma dire semplicemente le cose come stanno”.
Forse nel caso di Sinner, il razzismo non c’entra poi molto: le parole però su un ragazzo nato a pochi passi dal confine con l’Austria, che forse non rispecchia i luoghi comune su come dovrebbe essere o parlare un italiano, erano sicuramente evitabili.
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