Non la portiamo a casa da 47 anni, ma mai come stavolta sentiamo di poterci andare vicino. Perché non sfruttare uno Jannik Sinner in forma così smagliante sarebbe un delitto: l’Italia che va all’assalto della Davis Cup è pronta a scendere nell’arena di Malaga, che da oggi fino a domenica sarà la capitale del tennis mondiale. E poco importa se la formula attuale, pensata soprattutto per sponsor e tv, sia meno accattivante rispetto a quella che per decenni ha stuzzicato la fantasia degli appassionati: la Davis rimane la Davis, e chiudere un 2023 che per il tennis azzurro è da considerare come uno degli anni miglior di sempre con un trionfo sarebbe davvero come toccare il cielo con un dito.
- Martedì si parte: il Canada punta al bis
- Australia favorita, ma occhio agli imprevedibili cechi
- Djokovic guida una Serbia ambiziosa
- Italia-Olanda, le insidie non mancano
Martedì si parte: il Canada punta al bis
La Final Eight in terra spagnola scatta martedì 21 novembre alle 16 con il primo quarto di finale che vede contrapposte Canada e Finlandia. I canadesi sono i campioni in carica, ma si presentano con qualche certezza in meno rispetto alla passata edizione. Il capitano Frank Dancevic deve rinunciare a una pedina chiave come Denis Shapovalov, costretto a dare forfait per via del problema al ginocchio che gli ha precluso l’intera seconda parte di stagione (non gioca addirittura da fine giugno).
Eppure l’aver vinto in modo abbastanza autorevole il girone di Bologna (tra l’altro battendo 3-0 l’Italia) ha dato una spinta a una squadra che spera di affidarsi all’estro di Felix Auger-Aliassime, la cui annata è stata però abbastanza deludente (da numero 6 a inizio anno è sceso alla posizione 29 nel ranking). Gabriel Diallo e Alexis Galarneau le pedine per provare a ripetere un exploit che avrebbe del clamoroso.
Così come clamorosa è stata la qualificazione della Finlandia, per la prima volta tra le prime 8 di Davis, capace di far fuori USA e Croazia nel round precedente. Jarkko Nieminen si affiderà a un gruppo che non ha nulla da perdere: Emil Ruusuvuori è la carta migliore da poter sfruttare in singolare (oggi è 68 ATP), Otto Virtanen dovrà cercare di ripetere l’exploit mandato a referto a Spalato a settembre, quando vinse tutti e tre i suoi incontri (oggi è 170 al mondo). In doppio però occhio a Harri Heliovaara, recente vincitore nel misto agli US Open e tra i più affidabili nella specialità (in Davis ha vinto 11 incontri su 13).
Australia favorita, ma occhio agli imprevedibili cechi
Chi passa tra Canada e Finlandia affronterà in semifinale una tra Repubblica Ceca e Australia, che si sfideranno mercoledì alle 16. Gli oceanici partono con i favori del pronostico: Alex de Minaur è una garanzia quando c’è da battagliare, specie sul veloce indoor, e pertanto il capitano Leyton Hewitt proverà a sfruttare le sue indubbie qualità. Alexei Popyrin e Max Purcell rappresentano altre due carte “pesanti” da calare in singolare, col primo favorito per giocare il secondo match, mentre nel doppio la carta Matthew Ebden (numero 4 al mondo) rappresenta un validissimo appiglio.
Australia favorita anche perché la Repubblica Ceca è una sorta di Cenerentola invitata al ballo, peraltro invisa al pubblico spagnolo per aver eliminato proprio la nazionale iberica nel round precedente. Il capitano Jaroslav Navratil potrebbe già ritenersi soddisfatto di essere sbarcato a Malaga, ma siccome l’appetito vien mangiando sarà bene non fare troppi calcoli: Jiri Lehecka e Tomas Machac a settembre hanno dato spettacolo, vincendo tutti i loro incontri di singolare, e i cechi hanno voluto abbondare vincendo anche tutte e tre le partite di doppio, sfruttando l’esperienza di Adam Pavlasek. Serviranno altre imprese, ma la gioventù ceca potrebbe spingersi oltre i propri limiti.
Djokovic guida una Serbia ambiziosa
Prima di parlare di Italia-Olanda, un salto nell’altro quarto della parte bassa del tabellone. Dove la Serbia sfida la Gran Bretagna in un match che appare piuttosto equilibrato. Chiaro, con Novak Djokovic si può pensare di partire già 1-0, ma il capitano Victor Troicki ha diversi assi nella manica: Laslo Djere, Dusan Lajovic e Mionir Kecmanovic sono già pronti per dire la loro, reduci da un’annata importante, e proveranno a portare punti pesanti per andare avanti.
I britannici di capitan Leon Smith devono fare i conti con diversi problemi: Andy Murray ha dato forfait, così in singolare è Cameron Norrie la pedina più rilevante, con Jack Draper secondo singolarista. La forza della Gran Bretagna risiede nel doppio composto da Neal Skupski e Joe Salisbury, probabilmente la coppia più forte presente a Malaga. Se la Serbia parte favorita,perché in singolare ha almeno una carta in più da poter sfruttare.
Italia-Olanda, le insidie non mancano
Italia-Olanda è la sfida che riguarda più da vicino (giovedì, ore 10). Stavolta Filippo Volandri può fare affidamento sul gruppo quasi al completo: manca soltanto Matteo Berrettini, ma Jannik Sinner è pronto a trascinare i compagni nell’arena. E potrebbe giocare anche in doppio, in base all’andamento degli incontri precedenti. Il secondo singolarista dovrebbe essere Lorenzo Sonego, favorito su Lorenzo Musetti, ma con Matteo Arnaldi possibile scelta a sorpresa, già protagonista a settembre nel girone di Bologna. In doppio c’è da calare la carta Simone Bolelli, rimasto “orfano” del compagno di mille avventure Fabio Fognini.
L’Olanda del capitano Paul Haarhuis è però avversario tosto, seppur nella storia l’Italia l’ha battuta in tutti 7 i precedenti: in singolare dispone di due pedine insidiose come Tallon Griekspoor (numero 23 ATP) e Botic van de Zandschulp (51), ma fanno ancora più paura in doppio, con Wesley Koolhof e Gijs Brouwer che hanno già mietuto vittime illustri nei round precedenti. Ci sarà da soffrire, ma la voglia di riportare l’insalatiera in Italia è davvero forte. Così come l’appeal mediatico, con dirette su Rai 2 e Sky Sport.