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Sinner si difende dopo il Six Kings Slam: “Non ho giocato per i soldi” e l'emoticon di Wawrinka scatena la polemica

Jannik Sinner torna a parlare del clamoroso montepremi vinto nel torneo giocato in Arabia Saudita: “I soldi sono importanti ma per me la cosa che conta di più sono le persone che mi sono intorno e la famiglia”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Jannik Sinner riesce a essere un personaggio “controverso” anche senza esserlo affatto. Può sembrare un paradosso ma sono quelli che si creano quando un atleta raggiunge il massimo della popolarità. Ogni azione e ogni gesto finiscono nella lente di ingrandimento della stampa e ovviamente anche dei social. E anche una persona schiva come il campione italiano finisce per essere al centro delle polemiche.

Sinner: le parole sul Six Kings Slam

La scorsa settimana avevano fatto scalpore le dichiarazioni del tennista norvegese Casper Ruud che è intervenuto sull’opportunità o meno di giocare in un paese come l’Arabia Saudita considerato molto controverso per la sua politica sui diritti umani. Ma a far discutere è stato soprattutto il montepremi record messo a disposizione del vincitore del Six Kings Slam: 6 milioni di dollari, un premio che non viene accordato neanche per i 4 Slam della stagione.

A vincere è stato Jannik Sinner che in una serie di interviste alla vigilia del Masters 1000 di Parigi-Bercy viene stuzzicato anche su questo argomento: “Molto semplicemente io non gioco per i soldi. Ovviamente non posso nascondere che si sia trattato di un premio importante ma io sono andato in Arabia per la possibilità d giocare con i migliori giocatori del mondo e per potermi confrontare con loro. E’ stato un bellissimo evento per me visto che era la prima volta che sono stato a Riyadh. Ovviamente i soldi sono una componente importante ma non sono essenziali per la mia vita. La cosa più importante per me è la salute e circondarsi di grandi persone e della propria famiglia”.

Il paragone tra Alcaraz e Nadal

Alla vigilia del torneo francese, Sinner è tornato anche sul suo rivale principale in questo momento, Carlos Alcaraz, lanciandosi anche in un paragone molto forte quello con Rafa Nadal: “Io e Carlos siamo giocatori molto diversi, io tengo il ritmo molto alto e sono forte dal punto di vista mentale. Lui lo è fisicamente e tennisticamente al momento ha qualcosina in più. Ma per me significa che ho magni. Non so se sarò mai il tipo di giocatore che è lui, penso che sia molto simile a Nadal. Pressa sin dal primo punto e corre moltissimo. Poi alza la voce e sa come accendere il pubblico. Io sono molto più calmo ma anche io so diventare caldo”.

Le critiche dai fan di Djokovic

L’ascesa al numero 1 in classifica e la vittoria di tanti tornei, oltre ovviamente al caso Clostebol, hanno messo un mirino sulla schiena di Jannik Sinner. Con le vittorie sono arrivate anche gli hater e molti sembrano arrivare dallo schieramento di Novak Djokovic (senza che questo ovviamente abbia nulla a che vedere con il campione serbo). Sono tanti i fan dell’ex numero 1 al mondo che infatti si lanciano in critiche molto feroci a Sinner come quella dopo le parole sul Six Kings Slam.

La questione “montepremi” continua a essere molto discussa: “Quindi è stato felice di giocare un esibizione in un paese governato da un regime controverso ma non lo fa per soldi? Allora perché non lo dona in beneficenza”, scrive Barry. E anche tra i fan dell’altoatesino c’è qualcuno che non sembra convinto delle sue parole: “Mi piace molto Jannik ma che non sia andato lì per i soldi mi sembra poco credibile”. E ad aggiungersi alla lista di scettici arriva anche l’emoticon postata da Wawrinka sotto il video dell’intervista di Sinner a Eurosport.

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