Seconda giornata di gara in quel di Adelboden, dove si è svolto il terzo slalom maschile della stagione, valido per la Coppa del Mondo. Sulla pista di “Chuenisbargli” la prima prova tra i pali stretti vede una classifica molto aperta e un duo norvegese nei primi posti, quello composto da Alexander Steen Olsen, vincitore della manche, e da Atle Lie McGrath, secondo (medesimo piazzamento finale su questa pista lo scorso anno, dietro al connazionale Lucas Braathen).
Ma l’Italia spicca con l’ottimo terzo posto di un ritrovato Tommaso Sala, già detentore della provvisoria leadership in alcune frazioni della gara e che chiude a 23 centesimi dalla vetta. La posta in palio era molto alta: sono infatti circa due anni che un italiano non si prende il podio in questa specialità.
Tuttavia nella seconda manche, vinta dall’austriaco Manuel Feller (e che torna in testa nella classifica di specialità), l’impresa sfuma. Il nostro Sala infatti deve accontentarsi del settimo posto in una prova più controllata che dominata. Ma comunque la strada per lo sciatore italiano è tracciata, tenendo conto delle ottime risposte avute questa mattina. Mastica amaro la Norvegia, con Steen Olsen che cede di fronte alla pressione non terminando la manche e McGrath che manca il successo per soli 2 centesimi.
- Slalom maschile seconda manche, trionfa Feller. Cade Steen Olsen, settimo Sala
- Slalom maschile prima manche, la giovane Norvegia subito rampante
- Classifica ristretta nella prima manche dello slalom maschile. Fuori Vinatzer
Slalom maschile seconda manche, trionfa Feller. Cade Steen Olsen, settimo Sala
Partiamo dalla fine, ovvero la seconda manche dove l’Italia si fa notare con la prova di Tobias Kastlunger, il quale però assume la leadership il tempo della discesa dell’idolo di casa Loïc Meillard, che si prende il primo posto mettendo alle spalle il trentino, che paga a sua volta un ritardo di 78 centesimi (mantenendo però il podio).
Ma alla fine sarà Feller a conquistare il pettorale rosso, ripetendosi dopo Gurgl e battendo di soli 2 centesimi McGrath. Steen Olsen invece non si ripete, chiudendo la sua sciata anzitempo con suo sommo scoramento. Terzo posto per Dominik Raschner, a 23 centesimi di distacco e al suo miglior risultato in carriera (tra l’altro, rimontando di tredici posizioni).
Come abbiamo detto Sala non è andato oltre la settima posizione, con un ritardo di 52 centesimi da Feller. Kastlunger, alla fine, conclude la seconda manche entrando nei primi 20 con il 16esimo posto centrato.
Slalom maschile prima manche, la giovane Norvegia subito rampante
Torniamo quindi a cosa è successo stamane sulla Chuenisbargli. Dopo la manche di gigante di ieri vinta da Marc Odermatt, primo sciatore svizzero a trionfare ad Adelboden per tre volte di fila, si riparte con la sessione di slalom aperta da Henrik Kristoffersen, che inaugura la prova con un riscontro di 57,29. Ma la sua leadership non dura molto: a farsi avanti Atle Lie McGrath, che supera Tommaso Sala per 18 centesimi.
Quest’ultimo infatti è stato autore di una prova in ogni caso notevole, capace di ottenere il primato dopo Kristoffersen, battendo uno come Linus Strasser (a podio nelle ultime tre edizioni dello slalom di Adelboden) e quindi difendere il proprio piazzamento, oltre a mettersi alle spalle le difficoltà dell’infortunio patito questa estate. Ma sarà poi Steen Olsen a conquistare la leadership, con il classe 2001 che è stato capace di mettere a segno una rimonta in particolare nel settore finale.
Classifica ristretta nella prima manche dello slalom maschile. Fuori Vinatzer
Il resto della classifica vede piazzamenti molto vicini tra loro, a partire dal quarto posto di Linus Strasser che si ritrova a 38 centesimi dalla vetta, staccando di 0,45 Manuel Feller. A 0,50 ecco Samuel Kolega, e a mezzo secondo Kristoffersen. La top ten si chiude con Ramon Zenhauesern con un distacco di 0,65 secondi, e quindi nono posto per Marc Rochat (0,72). Infine decimo Michale Matt, a 8 decimi di secondo dalla vetta.
Tra i ritiri, segnaliamo quelli di Clement Noel, che pure aveva messo a segno un ottimo parziale, ed Alex Vinatzer, finito a terra. L’altoatesino, suo malgrado, non riesce ancora a trovare la quadra in questa specialità quest’anno.