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Milan, Messias: "Volevo predicare il Vangelo, Dio ha scelto altro"

Nel 2015 il brasiliano stava per lasciare il calcio per la religione: "Poi Ezio Rossi mi ha chiamato e ho deciso di proseguire".

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Dal lavoro di fattorino alla Serie A. Dall’umiltà delle divisioni inferiori alla gloria della Champions League. L’hanno raccontata in tanti, la storia di Junior Messias. Uno che ce l’ha fatta, è arrivato dove sognava di arrivare e ora si gode i frutti dei propri sacrifici e della propria pazienza.

Carlo Pellegatti ha intervistato proprio lui per StarCasinò Sport. E l’argomento non poteva vertere che su quello, sulla sua scalata da zero a cento, sulla sua capacità di non mollare mai, neppure quando ogni sogno pareva essere precluso.

“L’esperienza nelle serie minori mi ha insegnato ad avere più tranquillità – ha detto Messias – perché avevo più pressione a giocare in Eccellenza o Serie D che in Serie A. Adesso mi sento più sicuro e più maturo. L’esperienza con il Mister Stroppa mi ha insegnato tanto, lo sento ancora perché è diventato mio amico, con il suo modo di allenare mi ha fatto crescere tanto.

La mia storia può forse esser vista come un esempio di vita, il calcio è un mondo diverso da quello reale, lì ci sono persone che si alzano alle 5 di mattina e rientrano alle 20, non è facile la vita là fuori. Capire quello che vivono gli altri fuori dal calcio è fondamentale per me”.

E il trasferimento al Milan? Un’emozione difficilmente spiegabile a parole.

“Il Milan è una squadra che ho sempre ammirato, sono fiero di esserci, arrivare in una squadra di questo calibro è un grande onore. Durante la trattativa ero molto teso, arrivare qui all’ultimo è stata una cosa bellissima, la notizia è arrivata alle due di notte e non sono riuscito a dormire, ero troppo emozionato”.

E dire che Messias stava per lasciare il pallone per la religione.

“La religione per me è tutto, sono un atleta di Cristo. Nel 2015 non volevo più giocare a calcio, andai a trovare il Pastore in chiesa e gli dissi che volevo dedicarmi solo alla predicazione del Vangelo. Invece Dio aveva altri piani, Ezio Rossi mi ha chiamato e così ho deciso di proseguire con il calcio”.

La decisione di non mollare, alla fine, si è rivelata quella giusta. Perché è da lì che è iniziata la scalata di Messias. Casale, Chieri, Gozzano, Crotone. L’approdo in Serie A, la sensazione netta di essersela meritata, quindi il Milan. E ora il brasiliano non vuole più fermarsi.

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