Quando Jannik Sinner vince, si oscura il mito di Carlos Alcaraz e viceversa. Ormai la sfida a due ha assunto proporzioni tali da non esaurirsi in un torneo, nella stagione in corso: è un eterno ritorno che, abbiamo compreso, caratterizzerà il prossimo decennio.
Ma secondo i tifosi, la rivalità tra Sinner e Alcaraz è davvero già così marcata tra i due giovani campioni candidati a un continuo avvicendamento – secondo gli esperti – tra la vetta del ranking ATP e la seconda posizione in classifica?
Il dominio Sinner in classifica ATP
Jannik è ormai giunto alla 18esima settimana consecutiva in cima alla classifica mondiale, nonostante abbia incassato una sconfitta pesante contro Alcaraz a Pechino, e si conferma a Shanghai più in forma e più forte di Novak Djokovic.
Carlos è in posizione numero 2, alle spalle del suo rivale il quale rimarrà al vertice fino a fine 2024. Una situazione dunque cristalizzata, a causa della carenza di continuità indispensabile a garantire la guida del ranking allo spagnolo.
Secondo gli esperti, Alcaraz ha i colpi giusti per mettere in difficoltà l’egemonia di Jannik, ma gli manca una certa persistenza nei risultati e nei punti per scavalcare l’attuale numero 1 e garantirsi quell’ambizioso risultato che ha toccato ma che ha visto sfumare.
Il primato di Alcaraz sfumato presto
Talento precoce, Carlos è il più giovane tennista ad avere raggiunto la posizione numero uno del mondo nella storia del ranking ATP, toccando la vetta della classifica a 19 anni e 4 mesi nel 2022, superando il record precedentemente detenuto da Lleyton Hewitt.
Poi gli è mancata la capacità di mantenere quel risultato. E c’è chi ha saputo approfittarne, come Nole e lo steso Sinner.
La domanda adesso è d’obbligo, chi dominerà il prossimo decennio quando anche Djokovic deciderà di mettersi da parte dopo Roger Federer e Rafa Nadal? Fateci sapere che cosa ne pensate nel nostro sondaggio.