“La più forte è l’Inter ma gioca un calcio anni ’60, un calcio anticipo. A livello internazionale non ti aiuta anche se lo fa molto bene. Ma il calcio non è solo ripartenza, ma dominio, avere il possesso del gioco, sapere fare pressing e mettere in difficoltà l’avversario”. Questo il pensiero di Arrigo Sacchi, che negli ultimi giorni ha scatenato un acceso dibattito sulla qualità del gioco di Simone Inzaghi.
Certo, criticare una qualunque partita non solo dei nerazzurri, ma in generale della Serie A, dopo quanto visto in Champions League tra Manchester City e Real Madrid sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, vista l’intensità e il ritmo messe in campo dalle formazioni di Guardiola e Ancelotti. L’Inter di Inzaghi è senz’altro meno spettacolare, ma porta avanti un’idea moderna di calcio fatto di ripartenze e pressing asfissiante a discapito del tiki-taka e del possesso palla prolungato. E dopotutto l’attuale massimo esponente italiano del bel calcio, Maurizio Sarri, non è che se la passi proprio benissimo alla Lazio…
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