È una giornata triste per il mondo dello sport e del giornalismo sportivo in particolare: a 91 anni infatti si è spento in quel di Bellagio Gianni Clerici, giornalista, telecronista e storica firma del tennis (e non solo).
- Gianni Clerici, il tennis prima di tutto
- Gianni Clerici, dopo il tennis la scrittura
- Gianni Clerici, produzione e riconoscimenti
Gianni Clerici, il tennis prima di tutto
Nato a Como il 24 luglio del 1930, prima di dedicarsi a libri, articoli e telecronache, Gianni Clerici ha calcato con dedizione i campi da tennis prendendo parte alle edizioni di Wimbledon (nel 1953) e del Roland Garros (nel 1954).
Oltre alle partecipazioni ai tornei dello Slam, Clerici si è anche laureato campione italiano di doppio nel 1947 e nel 1948 e ha vinto, tra gli altri, la “Coppa de Galea” e il Monte Carlo New Eve Tournament.
Gianni Clerici, dopo il tennis la scrittura
Una volta uscito di scena dal tennis giocato, Clerici si è immediatamente cimentato nelle cronache sportive occupandosi della disciplina praticata in gioventù prima per La Gazzetta dello Sport e poi per Il Giorno.
È con Repubblica che però Gianni Clerici è diventato una delle più riconoscibili penne tennistiche in circolazione, ruolo che poi, nel corso della sua infinita carriera, si è trovato ad accompagnare anche a quello di telecronista: memorabili in particolare sono state le sue dirette al fianco di Rino Tommasi, voci che, assieme, hanno fatto da sfondo ad alcune delle più grandi imprese del tennis contemporaneo.
Gianni Clerici, produzione e riconoscimenti
Per la qualità e la vastità della sua produzione, Gianni Clerici è stato inserito nel 2006 nella International Tennis Hall of Fame, primo non giocatore e secondo italiano a godere di tale riconoscimento dopo Nicola Pietrangeli.
Oltre ad ottenere grandi soddisfazioni attraverso le pubblicazioni giornalistiche, Clerici però, a testimonianza delle sue immense capacità penna in mano, ha continuato parallelamente a perseguire la carriera di scrittore e autore di libri e romanzi di vario genere come dimostrano le decine di opere da lui pubblicate.
Una delle ultime, in ordine cronologico, è stata “2084. La dittatura delle donne”, uscita nello stesso anno (il 2020) in cui Clerici è stato colpito da un ictus che ne ha aggravato la salute ma che non gli ha impedito di arrivare fino ad oggi incantando tutti col lo stile unico dei suoi scritti.