“Non ho mai imbrogliato”, “farò ricorso al Tas”, “ho il cuore spezzato”. La squalifica di 4 anni per essere risultato positivo al testosterone non ha abbattuto Paul Pogba, che ha subito annunciato opposizione alla decisione del Tribunale Nazionale Antidoping.
- Pogba, squalifica record
- Pogba, i tempi della sentenza
- Pogba, le parole di Deschamps
- Pogba, la "sentenza" dei tifosi della Juventus
Pogba, squalifica record
Va detto che quella per Pogba è la squalifica più lunga che sia mai stata decisa: in due casi la pena era stata di quattro anni poi ridotti a due, ossia con le vicende di Arijan Ademi e Youcef Belaili. Per il resto, mai più di due anni di squalifica, come nei casi di Carrozzieri, Flachi, Furtado, Usuriaga, Gurpegi, Machado, Pagotto e altri. C’è poi il caso di Pep Guardiola, trovato positivo al nandrolone in due casi quando giocava nel Brescia: ottobre 2001 contro il Piacenza e 4 novembre 2001 contro la Lazio. A gennaio 2002 venne squalificato per 4 mesi con l’attenuante di non essere consapevole di assumere sostanze dopanti, per poi essere assolto definitivamente tempo dopo. Chissà se con Pogba possa succedere qualcosa di analogo.
Pogba, i tempi della sentenza
Ora i legali aspetteranno l’uscita delle motivazioni (arriveranno entro trenta giorni) per presentare il ricorso entro 20 giorni al Tas (Tribunale Arbitrale Sport) di Losanna, in Svizzera. Se verrà chiesta la procedura d’urgenza, in quattro mesi al massimo dovrebbe arrivare la sentenza finale, altrimenti i tempi giocoforza si allungheranno. Il ragazzo, come ribadito sui suoi social, si è sempre dichiarato innocente, sposando la tesi dell’assunzione inconsapevole (durante l’estate, mentre era in vacanza negli Stati Uniti) sperando in una squalifica mite.
Pogba, le parole di Deschamps
“Non ho mai pensato, neanche per un solo istante, che Paul abbia avuto l’intenzione né il desidero di drogarsi. Lo conosco bene e so che questo non gli appartiene”. Così il commissario tecnico della Francia, Didier Deschamps, dopo la notizia della squalifica per quattro anni inflitta al centrocampista della Juventus. “Paul sta attraversando da diversi mesi un periodo estremamente duro come la sentenza di oggi e io – prosegue Deschamps le cui dichiarazioni sono riportate dal sito di L’Equipe – non posso ovviamente rimanere indifferente, visti i rapporti che abbiamo instaurato in nazionale. La sua situazione mi rattrista e spero che le cose possano migliorare, voglio credere che possa succedere. I campioni prelevati attestano la presenza dell’ormone illecito, questi sono i fatti, ora Paul dovrà condurre una nuova battaglia per difendersi davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport e convincere i giudici di non aver assunto consapevolmente prodotti proibiti”.
Pogba, la “sentenza” dei tifosi della Juventus
I tifosi della Juve però non ci stanno, perché ritengono eccessiva la squalifica di quattro anni al giocatore. Come nel caso di Domenico: “Ha sbagliato e deve pagare ma nessun giocatore a avuto 4 anni di squalifica”. E Silvio aggiunge: “Dopo un anno che non giocava, è stato preso in una partita che non giocava e gli hanno dato 4 anni. Mentre a Palomino solo sei mesi”. Anche Antonio la pensa allo stesso modo: “Non ricordo una squalifica così severa per una cosa simile”. Mentre Taz si scaglia con chi ha scelto il francese: “Pagliaccio lui… pagliaccio il suo “amico”… pagliaccio il fisioterapista… pagliaccio Allegri che l’ha voluto, quando praticamente non giocava più in UK e pagliacci la società che gli aveva fatto un contratto da fenomeno……vergognosi!!”.
Pogba, l’agente non ha dubbi sul suo futuro