Il suo portafortuna è una tartarughina che gli regalò Maurizio Costanzo, e che tiene nascosta sotto il telefono rosso con cui tratta le offerte del «dottore» ad “Affari tuoi” ma la fortuna Stefano De Martino se l’è costruita da sè, passo dopo passo, fino a diventare uno dei presentatori più apprezzati in tv. Gli inizi, gli amori, la carriera e la fede sportiva dello showman che si mette a nudo in un’intervista al Corriere della Sera.
- De Martino napoletano doc
- De Martino e il tifo per il Napoli
- Quel rigore parato a Maradona
- Da Arbore a Belèn
De Martino napoletano doc
E’ napoletano sanguigno l’ex ballerino di “Amici” (“in quel periodo mi sono montato la testa, tutti mi fermavano nella metro, ho avuto su me stesso pensieri fuori misura”) che oggi fa ascolti da record su Rai1. Amava Troisi al punto da piangere alla sua morte («La videocassetta del trio La Smorfia erano i miei cartoni animati. Quando mio padre mi trovò in lacrime rimase colpito e, dopo, mi regalò il francobollo commemorativo dedicato all’attore: ce l’ho ancora, dentro un libro. Il mio film preferito è “Ricomincio da tre”»), ride ancora oggi con qualsiasi film di Totò (“Quando sono triste mi basta guardare qualsiasi suo film”) e ama il calcio.
Un’infanzia difficile la sua, vissuta in un palazzo fatiscente sopravvissuto al terremoto del 1980. Non c’era portone né citofono, quando cercavano qualcuno, gridavano il nome dal cortile. Il piccolo Stefano serviva messa. E tifava Napoli.
De Martino e il tifo per il Napoli
Mai nascoste le sue simpatie calcistiche, gli è capitato anche di fare una battuta sulla Juve in diretta tv. Del resto il suo sogno da bambino non era fare tv: «No, volevo fare quello che facevano gli altri. Dunque, all’inizio il calciatore: terzino sinistro. Poi a 9 anni ho cominciato ad accompagnare mia sorella in bicicletta alle lezioni di danza. Siccome non volevo fare due viaggi, la aspettavo lì seduto. Un giorno l’insegnante, di cui era stato allievo anche mio padre, mi chiese di provare».
Quel rigore parato a Maradona
Il calciatore non l’ha più fatto ma si è tolto lo sfizio di parare un rigore a Maradona: «Eravamo ad Amici. Lui prima di tirare guardò dall’altra parte; non ci sono cascato. Ecco, di tutti i personaggi che ho incontrato, lui è l’unico che mi è sembrato soprannaturale».
Da Arbore a Belèn
Dopo un passaggio sull’amicizia con Renzo Arbore («Sì, ho questo privilegio. È attento alle cose che faccio, qualche giorno fa siamo stati al telefono 52 minuti») De Martino fa luce sulla sua storia con Belèn: «Il fatto che sia stato sposato con una donna così bella ha creato attorno a me il falso mito che mi piace solo quel tipo di donna. Non è vero. Di lei mi affascinava la luce, l’ambizione, questa voglia di mondo che era la mia stessa voglia. Come l’ho conquistata? Ballare insieme ha subito accorciato le distanze. È un peccato che oggi più nessuno balli un lento: sterno contro sterno, cuore contro cuore; si risparmia un sacco di tempo, l’invito a cena, l’approccio con il cuore in gola…Perché è finita? Gli amori si compiono. O si resiste al tempo con affanno, o si ha il coraggio di dire che è stato molto bello. L’unico amore eterno è quello tra genitori e figli».
Ultimo pensiero su Amadeus, rivale nel calcio (è interista) e in tv: «Gli ho scritto un messaggio quando ho saputo che avrei fatto Affari tuoi, e mi ha incoraggiato. Ero subentrato a lui anche a Stasera tutto è possibile, nessuna competizione con Amadeus, piuttosto mi sono concentrato per trovare un mio modo di condurre. In ogni caso la partita noi ce la giochiamo con Canale 5».