Stephanie Frappart è riuscita a centrare un obiettivo che, forse, non si era posta consapevolmente quando ha iniziato ad arbitrare. Diventare la prima donna a dirigere una gara di Champions League. E’ molto? E’ poco? Dovrebbe essere una non notizia in una società evoluta, per quanto attiene alla lotta alla discriminazione di genere? Sicuramente non dovrebbe, eppure contribuisce a sfatare uno degli ultimi e tangibili veti nel mondo complesso del calcio come è, per Stephanie, un traguardo professionale importante in carriera per questa giovane francese di non ancora 37 anni, che è stata designata per Juventus-Dynamo Kiev.
Il profilo di Stephanie Frappart
Nata a Val-d’Oise, alle porte di Parigi, da bambina giocava a calcio con i suoi fratelli. Stimato fischietto già apprezzato in patria, è stata la prima donna ad arbitrare in campionato francese e per aver diretto la finale di Supercoppa europea nel 2019 e lo scorso ottobre ha esordito in Europa League. Molto veloce, preparata fisicamente abbina una preparazione anche teorica, con un Master in Scienze Motorie.
Nell’aprile del 2019 era diventata la prima donna a dirigere una gara di Ligue 1 tra Amiens e Strasburgo e poi era stata promossa stabilmente tra gli arbitri della massima serie francese. A 28 anni arbitrava nel Championnat National, la terza divisione francese, e nel 2014 il passaggio in Ligue. In sei anni la Champions League.
Sara Gama vicepresidente dell’AIC
Sara Gama diventa la prima donna vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori. La 31enne capitana della Juventus e dell’Italia è stata infatti eletta durante l’assemblea generale svoltasi in videoconferenza, diventando la prima giocatrice a ricoprire un ruolo apicale all’interno dell’Assocalciatori. Insieme a lei, in qualità di vicepresidente vicario, ci sarà Davide Biondini, ex giocatore di Cagliari e Sassuolo.