Luis Suárez dice addio all’Uruguay. Il campione 37enne ha annunciato che la partita di qualificazione ai Mondiali contro il Paraguay sarà la sua ultima apparizione con la maglia della Celeste. Visibilmente commosso durante l’annuncio del ritiro dalla Nazionale, l’ex stella del Barcellona e attuale giocatore dell’Inter Miami non ha trattenuto le lacrime. Tra emozione e riflessioni, Suárez ha affermato di poter lasciare “in pace”, consapevole di aver dato tutto per la squadra, nonostante gli errori commessi nel corso della sua carriera. Un’icona del calcio uruguaiano, che ora si appresta a chiudere un capitolo indimenticabile.
- Suarez lascia l'Uruguay dopo circa 17 anni
- Suarez, la commozione durante l'annuncio
- L'ex Barcellona: "Che errore con Chiellini"
Suarez lascia l’Uruguay dopo circa 17 anni
Luis Suárez, dopo oltre 17 anni di carriera, ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale uruguaiana. L’ex attaccante del Liverpool, che esordì con la Celeste il 7 febbraio 2007 nella vittoria per 3-1 contro la Colombia, ha collezionato un totale di 142 presenze, segnando 69 gol e fornendo 39 assist. Ha partecipato a quattro edizioni dei Mondiali, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio uruguaiano. La partita contro il Paraguay, in programma venerdì a Montevideo, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2026, sarà l’ultima apparizione del “Pistolero”.
Suarez, la commozione durante l’annuncio
“È difficile da dire, ma venerdì sarà la mia ultima partita con la Nazionale”, ha dichiarato un visibilmente emozionato Luis Suárez, aggiungendo: “Dopo averci riflettuto a lungo, ora è il momento giusto”. Il “Pistolero”, maglietta bianca, giacca blu e pantaloni beige, ha proseguito: “Non è stata una decisione facile, ma contro il Paraguay entrerò in campo con lo stesso entusiasmo che avevo nel 2007″. Proprio quell’anno, Suárez fece il suo debutto sotto la guida di Óscar Tabárez, diventando una delle icone della generazione d’oro dell’Uruguay.
Suárez ha voluto ricordare il suo mentore, il Maestro Tabárez: “Sono qui grazie a lui. Devo il 90% della mia carriera in Nazionale a Tabárez. È stato uno dei primi a cui ho comunicato la mia decisione”. E ha aggiunto: “Posso andarmene tranquillo, sapendo di aver dato tutto. Ho avuto il privilegio e l’orgoglio di essere il capocannoniere della mia Nazionale”. In carriera, Suárez ha disputato quattro Mondiali e cinque Copa América, vincendo quella del 2011 e ottenendo un terzo posto nel 2024. “Non scambierei mai il titolo di Copa América per nulla al mondo. È stato il momento più bello della mia carriera professionale”.
L’ex Barcellona: “Che errore con Chiellini”
Si può certamente dire che Suárez abbia lottato con le unghie e con i denti per difendere la maglia dell’Uruguay, a qualsiasi costo. Nel corso della sua carriera, l’ex attaccante del Liverpool è stato protagonista di episodi particolari. Uno dei più celebri risale al Mondiale del 2010 in Sudafrica, quando bloccò con la mano un tiro sulla linea di porta che avrebbe potuto portare il Ghana in semifinale, gesto che gli costò l’espulsione.
Per non dimenticare il famigerato morso a Giorgio Chiellini durante il Mondiale del 2014, che gli valse una squalifica di nove partite e un’interdizione di quattro mesi dal calcio. Su questi episodi, Suárez ha riflettuto, ammettendo: “E’ stato un grande errore. Ho commesso degli errori. Ma ho sempre cercato di rialzarmi senza mai arrendermi.”
Infine, un pensiero speciale è andato a sua moglie, Sofia Balbi, al suo fianco dal 2009 e madre dei suoi tre figli. “La ringrazio perché sopporta tutto. Sono sicuro che oggi mi brontolerà di nuovo per aver pianto, anche se mi aveva detto di non farlo, ma era impossibile”, ha concluso Suárez.