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Tamberi già scalpita: il sogno ai Mondiali di Tokyo. Il retroscena di Sottile su Parigi: “Mi è venuto da piangere”

Gianmarco Tamberi continua gli allenamenti e non nasconde la sua voglia di ritornare a Tokyo, il compagno di squadra Sottile racconta le emozioni vissute alle Olimpiadi e la delusione di Gimbo

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’Italia dell’atletica leggera è più che in salute, per il presente e per il futuro. E a essere particolarmente vivace sembra proprio il salto in alto maschile che guidato dal talento ma anche dall’energia di Gianmarco Tamberi sta vivendo un momento di splendore come non capitava da tempo.

Tamberi già pensa ai Mondiali

Gianmarco Tamberi ha ripreso da tempo gli allenamenti anche se non ha ancora annunciato le gare a cui parteciperà nel corso della stagione. Il saltatore marchigiano ha rivelato durante la sua partecipazione al Festival di Sanremo di voler andare avanti fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 ma ora deve anche essere in grado di centellinare le sue energie e mirare nel modo migliore possibile i suoi sforzi. Negli ultimi giorni tra le sue storie Instagram, oltre che i racconti di vita familiare con la moglie Chiara, compaiono sempre più i video degli allenamenti e anche alcune immagini che fanno riferimento alla magica notte olimpica di Tokyo. Ma per rivederlo in gara c’è da attendere visto che ha deciso di rinunciare ai Mondiali indoor di Nanchino.

La rivelazione di Sottile su Parigi

Una medaglia sfumata per un tentativo fallito di troppo: con Tamberi fuori dai Giochi, l’Italia ha fatto il tifo per Stefano Sottile che si è fermato a un passo dal podio: “Parigi è stato strano perché sapevo di stare bene ma nel corso del raduno a Formia ho cominciato ad avere un problema alla vista, infatti in qualifica ogni tanto si vede – racconta in un’intervista a Sportface – Non è mai capitato durante la rincorsa o il salto, poi dopo la qualifica è andata meglio. Avevo tanta tensione ma anche la fiducia di star bene. Peccato per quel terzo posto sfumato di nulla, sono più contento che dispiaciuto perché la performance era di altissimo livello”.

Poi il 27enne saltatore parla anche del suo rapporto con Tamberi:Con Gimbo ho un rapporto buono, siamo molto amici. Io ho provato una sensazione simile alla sua, arrivavo a Tokyo sapendo di non ambire alla medaglia. Lui a Parigi però arrivava per il primo posto, ma il patimento di star male prima e durante la gara più importante della tua vita, quello l’ho provato. Quando è sceso dal materasso dopo l’ultimo tentativo sbagliato, mi veniva da piangere come se fosse capitato a me. L’ho vissuta male anche io”.

Sioli, la nuova speranza azzurra

Chissà l’impatto che ha avuto Tamberi nel mondo del salto con l’alto italiano. E non può essere un caso se l’Italia stia vivendo un momento di grandi speranze in questa disciplina, dopo tutto quello che ha conquistato il marchigiano in pedana e fuori. Sottile è andato a un passo dal podio a Parigi, e a Apeldoorn solo qualche giorno fa è arrivata la splendida medaglia di bronzo di Matteo Sioli che a 19 anni è salito a 2,29 e ora si candida davvero a essere l’erede di Gimbo. Ma nel gruppo azzurro scalpita anche Manuel Lando, che ora si metterà in gioco anche ai Mondiali di Nanchino. L’effetto Gimbo si vede eccome.

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