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Tare pronto a tornare: le voci sul Napoli e la verità su Milinkovic. E su Mourinho: "Alla Lazio sarebbe rimasto"

Igli Tare si dice pronto a tornare dopo il periodo sabbatico una volta chiusa l'esperienza di 18 anni alla Lazio. L'ex ds svela un retroscena su Milinkovic-Savic, commenta le indiscrezioni sul Napoli e su un futuro alla Roma...

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Da quando ha lasciato il ruolo di direttore sportivo occupato per ben 18 anni alla Lazio – diventando perciò una sorta di free agent dirigenziale – Igli Tare ha viaggiato molto, studiato molto ed è rimasto sempre molto attento al mondo del calcio. Ma per ora rimane uccel di bosco senza accasarsi in un nuovo club. La separazione con il club biancoceleste è avvenuta lo scorso giugno, e da allora non sono mancate le indiscrezioni su questo o quel approdo in un’altra realtà calcistica. A fare un po’ di chiarezza, nuovamente, ci ha pensato il diretto interessato su Twitch, al canale Tv Play.

Tare confessa: “Quell’unico rammarico alla Lazio”

Prima di diradare qualche nebbia sul suo imminente futuro, l’ex calciatore ha regalato dei retroscena sulla sua esperienza quasi ventennale alla Lazio, alla corte di Lotito. “Sono stato lanciato in acqua senza saper nuotare, ma ho imparato ed anche abbastanza bene, grazie pure ai miei collaboratori”, ha spiegato Tare, sottolineando di non voler cambiare nulla di ciò che ha fatto e vissuto col club.

C’è però un rammarico che arrovella l’ex ds: “La stampa non ha mai svolto per bene un’analisi di ciò che abbiamo fatto nelle ultime stagioni. Qualcosa che fosse più preciso di chiacchiere da bar”. Tare si riferisce ad aspetti come “i bilanci, sino alle cifre per i giocatori: tutte cose che negli ultimi due anni sono state strumentalizzate. A me comunque interessava che la Lazio fosse una grande squadra, e tutt’oggi è una delle più forti del campionato”.

La verità su Milinkovic-Savic: “Lotito rifiutò 100 milioni di euro”

Andando sulle specifico, il dirigente ha parlato di Milinkovic-Savic, una delle ambite prede dei petroldollari sauditi (e il ben poco sventurato rispose, in particolare alla chiamata milionaria dell’Al-Hilal). Per Tare furono dette molte cose non vere (“dall’addio a parametro zero al fatto che non volesse rimanere”) riguardo le manovre che spinsero il serbo tra le braccia dell’ambizioso campionato arabo:

L’unica cosa vera è che Lotito ha rifiutato un’offerta molto importante, da oltre 100 milioni di euro, da Milan e Manchester United. Non voglio sbilanciarmi sulla mancata vendita, anche se c’era una questione di bilanci, ma le scelte di Lotito erano di mantenere una squadra forte e rispettare le promesse fatte all’allenatore. Non ci dimentichiamo che nell’anno del Covid la Lazio stava per vincere lo scudetto”.

“Sono pronto a tornare. Napoli? Ho rispetto di Meluso”

Poi Tare ha parlato del suo futuro, che non è “una questione legata la nome del club: sono un uomo di mondo, non mi spaventa lavorare fuori dall’Italia”. Dopo i mesi dedicati a sé stesso e alla famiglia “per recuperare dopo gli anni alla Lazio”, viaggiando molto in Europa per dare uno sguardo agli altri campionati, l’ex ds ha assicurato: “Per me l’Italia ha un ruolo fondamentale, ma mi sento pienamente recuperato per un nuovo progetto qui o all’estero”.

Tuttavia aleggia l’indiscrezione riguardo un suo possibile ingaggio al Napoli, ma Tare si smarca: “Il posto che ho occupato alla Lazio ora è occupato da un collega a Napoli e mi metto nei suoi panni, io non ho mai avuto un contatto diretto con il Napoli. Ho sentito tante voci, ma nessuno dalla società mi ha contattato per intraprendere un progetto insieme o per capire se possa nascere una collaborazione. A Meluso auguro tutto il bene per questa stagione”.

Per l’ex calciatore albanese una società come il Napoli non è una realtà qualsiasi: “Non sono nessuno io per dire che non mi piacerebbe questo o quell’altro progetto. Napoli è una piazza fantastica con una città che va matta per il calcio. Quello che ho affermato è la pura verità, mi fa piacere se De Laurentiis mi stima. Però io per correttezza rispetto il lavoro del mio collega perché ho passato in prima persona determinate situazioni e so cosa vuol dire viverne una di questo tipo. Lotito – ha aggiunto Tare – nel bene e nel male è così: quando è calmo, fermo su determinate situazioni è una persona che dà modo a chi fa calcio di lavorare con serenità. Lui preferisce lavorare più con i fatti che con le carriere. Il tempo sarà galantuomo per tutti quanti, per me ha fatto un ottimo lavoro”.

“Con Lotito Mourinho sarebbe rimasto di più”

Poi una considerazione indiretta sull’attuale proprietà della Roma, e sul cambio di panchina avvenuto nelle ultime settimane:

Io penso che Mourinho con Lotito sarebbe rimasto ancora qualche anno in più. Lui è un presidente che, da fuori può sembrare ingombrante, ma da dentro quando si mette in testa una cosa è difficile che la cambi, basta vedere la storia degli allenatori che si sono succeduti alla Lazio”.

E infine, a proposito della Roma: “Se mi chiamassero loro? Preferisco non rispondere”.

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