Quanto potrà ancora temporeggiare e tentare di alzare la posta in gioco, Mino Raiola? Manca davvero poco alla scadenza del 30 giugno e, se non si troverà un punto di incontro economico tra le parti, Gigio Donnarumma potrebbe separarsi dal Milan, ovvero dalla società che per prima ha creduto nel suo talento e che lo ha fatto esordire in prima squadra da adolescente complice la spregiudicatezza dell’allora tecnico rossonero, Sinisa Mihajlovic.
La situazione: l’offerta del Milan a Donnarumma
Il Milan di Massara e Maldini si concretizzerà solo quando si capirà che ne sarà della squadra e quali obiettivi saranno effettivamente raggiunti: se la Champions o altro.
Le capacità finanziarie del club impongono una riflessione, posto che Donnarumma rimane il miglior portiere della sua generazione e tra i migliori sul mercato. Classe 1999, Gigio ha già ricevuto una proposta da non sottovalutae dal Milan: 7,5 milioni netti che con i bonus può arrivare 8, ovvero due in più rispetto a quello attuale.
Non male per un ragazzo come lui, che è comunque già un riferimento a livello internazionale, e che ha grandi potenzialità ancora da esprimere. Eppure Mino Raiola sta tentando di aggiudicarsi una partita delle sue, giocata sempre sul filo del rasoio. E’ il suo stile, ma ormai siamo ai limiti. E a giugno il contratto scade.
La strategia messa in campo da Mino Raiola
Donnarumma per ora non ha detto no, ma non ha accettato e sta valutando in accordo con il suo agente. La controproposta, secondo le indiscrezioni susseguite e riportate anche dalla Gazzetta nell’edizione odierna, indicano nella cifra di 10 milioni di euro netti, e un contratto più corto rispetto ai cinque anni proposti dal Milan. Questa è la soluzione di Mino, che ne trarrebbe anche un discreto tornaconto.
Maldini e Massara, dalla loro, non sono convinti di poter osare tanto anche se la volontà sarebbe quella di tenere stretto il tesoretto Gigio, per la squadra e tutto quel che ne viene.
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