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Tennis, Andreas Seppi: "Sinner, Musetti e Berrettini da Slam. Djokovic il più grande". Bordate alla Fit

A distanza di pochi mesi dal ritiro ufficiale, il trentino ha rilasciato una lunga intervista a Sportkeeda nella quale ha tracciato un excursus del tennis attuale, con focus sui protagonisti italiani

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Andreas Seppi non ha dubbi: Jannik Sinner, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti sono gli italiani indiziati a porre fine a un digiuno che, negli Slam, dura da 47 anni. Magari, l’impresa arriverà a breve, con l’imminente Us Open 2023 (si comincia lunedì 28 agosto e si chiude domenica 10 settembre). Oggi organizza viaggi intorno ai tornei di tennis, ribadisce che Federer, Nadal e Djokovic erano “quasi impossibili da battere”, non ha rapporti con la Fit

Finché ci saranno le persone attuali in Federazione non farò qualcosa con loro perché non ho un buon rapporto. Mi hanno trattato molto male, soprattutto alla fine della mia carriera.

Nessun dubbio sul più grande di sempre:

Se si guardano i numeri, Djokovic. Ha vinto il maggior numero di Grandi Slam, ha vinto tutti i Masters 1000, ha il maggior numero di settimane al n. 1. Poi, certo, a titolo personale direi Federer per stile e tecnica.

Vent’anni di tennis, 66 Slam giocati

Classe 1984, dopo una ventina d’anni dedicati al professionismo, 66 Slam disputati e la soddisfazione di essere riuscito a battere anche Rafa Nadal e Roger Federer (Australian Open 2015, finisce 3-1 per l’azzurro: 6-4, 7-6(5) 4-6, 7-6), a 39 anni è un ex tennista dalla carriera longeva, conclusa lo scorso 25 ottobre.

È stato numero 18 del ranking Atp nel 2013, nona migliore posizione di sempre di un italiano che lo equipara al best ranking raggiunto da altri due italiani: Omar Camporese e Andrea Gaudenzi.

Mi mancano adrenalina e competizione

Il presente di Seppi ha dei contorni già definiti:

Sono stati sei mesi molto belli trascorsi con la mia famiglia e in cui mi sono goduto i miei figli di tre e un anno. Non vedo l’ora che arrivi il futuro.

Ed è un futuro nel quale occorrerà rimpiazzare quei momenti lì, impareggiabili e difficilmente sostituibili:

La competizione, l’adrenalina a entrare in campo e giocare. Mancano meno i continui viaggi e le sessioni di allenamento.

L’intervista a Sportkeeda

Da poco ha avviato la Pro Tennis Travel, agenzia che organizza – tra le altre cose – viaggi a seguito dei tornei di tennis:

Vogliamo portare i tifosi ai migliori tornei del mondo. Iniziamo con gli US Open: guarderò le partite con i partecipanti, spiegando loro il punto di vista di un tennista durante una partita

A distanza di pochi mesi dal ritiro ufficiale, il trentino ha rilasciato una lunga intervista a Sportkeeda nella quale ha tracciato un excursus del tennis attuale, con focus sui protagonisti italiani e analisi rispetto alle prospettive di un movimento che archivia una stagione gloriosa con l’epilogo delle carriere dei Big FourNovak Djokovic ed Andy Murray non hanno ancora detto addio, Nadal è lungodegente e rischia di chiudere per problemi fisici, Federer è già un pensionato della racchetta – ancora in pista e prova ad aprirne una nuova con i favolosi Big Three – Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Holger Rune “più simile a Nadal perché non sbaglia e gioca un sacco di palle – della Next Gen.

Sinner, Musetti e Berrettini

Tre titoli Atp vinti come singolarista con un bilancio definitivo di vittorie nei singoli match superiore al 47%, un trofeo conquistato in doppio e la voglia di tornare a esultare per i successi degli italiani. Sinner, in primo luogo: Seppi parte dall’altoatesino.

Ho fiducia in Jannik. Ha già giocato i quarti di finale almeno una volta in tutti tornei del Grande Slam. Comincia ad avere molte pressioni ma può fare molto bene nei prossimi anni e vincere diversi Grande Slam. È divertente da guardare e molto potente, forse fisicamente un po’ indietro.

Poi Lorenzo Musetti:

Anche lui è passo avanti rispetto agli altri. Poco più di vent’ 20 anni ed è già un protagonista del ranking. Abbiamo una buona squadra per provare a vincere la Coppa Davis nei prossimi anni.

Capitolo a parte per Matteo Berrettini:

Ha dovuto combattere con diversi infortuni. Tornare al massimo non è mai facile ma lui è fantastico: il suo gioco è molto potente e può battere chiunque quando è in giornata. Ha bisogno di un po’ di tempo per tornare al suo livello. In vantaggio di due set contro Djokovic a Wimbledon, i match point contro Carlos Alcaraz agli US Open: Matteo, più di Jannik finora, è arrivato vicino alla meta.

La partita più interessante: Alcaraz-Sinner

Inevitabile una analisi su Carlos Alcaraz:

Avere di fianco un ex numero 1 come Juan Carlos Ferrero lo ha avvantaggiato fin da ragazzino e lo ha aiutato a crescere. Penso che la gente lo ama davvero, fa cose pazzesche. Credo che sia proprio Sinenr l’avversario che può maggiormente creargli difficoltà: nei confronti diretti sono 3-3. Jannik ha la velocità e un modo unico di colpire la palla mentre sale. Il duello dei prossimi anni sarà questo.

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