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Tennis, ATP 250 's-Hertogenbosch: prima gioia sull'erba per Luca Nardi, battuto Goffin

Prima vittoria in carriera sull'erba per Luca Nardi: Goffin cede con un doppio 7-5 e lascia strada al pesarese, che parte piano per poi trovare il giusto feeling

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La prima volta non si scorda mai. La prima volta intesa come la prima vittoria di Luca Nardi sull’erba di ‘s-Hertogenbosch, dove David Goffin è costretto ad arrendersi con un doppio 7-5 che certifica una volta di più lo status di mina vagante del giocatore marchigiano. Che in Olanda trova un successo che vale tanto perché gli consegna in un sol colpo anche il best ranking in carriera, con le prime 70 posizioni scavallate e la prospettiva di poter affondare ancora di più il colpo nei giorni a seguire.

Goffin parte bene, poi si perde in un bicchier d’acqua

Cercava proprio una risposta di carattere Nardi, che era uscito con le ossa rotte dalla stagione sul rosso, dove tolta la vittoria nel Challenger di Napoli erano arrivate 5 sconfitte su 6 partite di main draw disputate da metà aprile in poi. L’erba è una superficie quasi sconosciuta al pesarese, che ha disputato appena un paio di partite di qualificazione a Wimbledon l’anno passato e nulla più, ma contro Goffin dopo un avvio difficoltoso i conti è riuscito a farli tornare.

Col belga lesto però a scappare in avvio, trovando il primo break di giornata nel secondo gioco sfruttando la seconda delle due palle procurate per strappare il servizio all’italiano. La maggiore confidenza di Goffin a giocare sull’erba nei primi giochi è un fattore: nel quarto gioco arriva un’altra palla break, stavolta annullata con resilienza dal Nardi, che a quel punto prende coraggio e approfitta di un passaggio a vuoto abbastanza inopinato del rivale, che consente a Luca di tornare in scia e poi di trovare la parità a quota 3. Il game decisivo diventa così l’undicesimo: Goffin non mette una prima e Nardi non se lo fa ripetere due volte, trovando un altro break pesante prima di tenere bene al servizio e completare l’opera per il 7-5 finale.

Un Nardi bello solido: così fa ben sperare

Con l’inerzia dalla propria parte, nel secondo set è il pesarese a trovare subito il break: troppi errori gratuiti di Goffin finiscono per offrire a Nardi la possibilità di chiudere i conti nel terzo gioco e scappare sul 2-1, confermando poi il break nel gioco successivo. La strada sembrerebbe spianata, ma l’ottavo gioco costa caro al marchigiano che con un sanguinoso doppio fallo consente al rivale di tornare in parità.

Stavolta però il tappo salta definitivamente: nei tre giochi successivi nessuno riesce a tenere la battuta, ma è ancora l’undicesimo gioco a rivelarsi decisivo, con il belga che ha due opportunità per chiudere i conti e garantirsi almeno il tiebreak, punito però alla prima palla break concessa. A quel punto Nardi deve solo chiudere: lo fa con un rovescio lungo linea che testimonia quanto c’abbia preso gusto a far quadrare i conti sull’erba olandese.

Una vittoria che vale e che apre nuovi orizzonti per il 21enne di Pesaro, che negli ottavi se la vedrà con il vincente della sfida tra Seb Korda e Tristan Schoolkate. A ‘s-Hertogenbosch è impegnato anche Stefano Napolitano, che attende di giocare (meteo permettendo) contro Mannarino.

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