Tutti la cercano, nessuno la trova. Così il mistero attorno a Camila Giorgi s’infittisce ogni giorno di più. Anche se di spunti o indizi per provare a risolvere il caso se ne trovano sempre pochi. Di sicuro, dietro la “sparizione” (perché a oggi non c’è aggettivo più calzante) della tennista marchigiana si nascondono tante possibili ragioni, ma nessuno sa con esattezza quali possano essere quelle che vanno per la maggiore. Un po’ un tiro al piccione, tra chi parla di infortuni, presunti test antidoping aggirati, inchieste in corso, contenziosi col fisco e chi più ne ha, più ne metta. Alla fine però resta una sola e unica costante: Camila ha fatto perdere le proprie tracce, e nessuno sa come rintracciarla.
- Camila, ma non solo: tutta la famiglia è irraggiungibile
- Ipotesi: l'inchiesta di Vicenza e un contenzioso col Fisco
- La residenza in Toscana, la "fuga" all'estero
- L'ultimo exploit romano e quel "segnale" in attesa
Camila, ma non solo: tutta la famiglia è irraggiungibile
L’hanno fatto anche i familiari, che da un po’ di tempo hanno preferito rallentare fino ad arrivare a non pubblicare più alcun dettaglio della loro esistenza, fino a spegnere a loro volta il telefono e rendersi irraggiungibili.
Una storia che, se si sapesse dove si volesse andare a finire, risulterebbe anche un po’ buffa: la famiglia Giorgi che esce dal mondo del tennis di per sé non farebbe notizia (sebbene sia una delle più note al grande pubblico), ma le modalità risultano decisamente inusuali e, per certi versi, anche incomprensibili. Tali da procurare persino un po’ di allarme tra i tanti appassionati, lasciati liberi di poter pensare alle ricostruzioni più fantasiose, ma in certi casi anche un po’ misteriose.
Ipotesi: l’inchiesta di Vicenza e un contenzioso col Fisco
Da quando sul sito della WTA è apparsa la comunicazione (ricevuta dall’ITIA, l’agenzia antidoping) del ritiro dalle competizioni di Camila (era martedì pomeriggio), la ridda di voci sul suo conto è andata aumentando a dismisura.
Le ultime ipotesi su questo strano oblio nel quale la tennista s’è rifugiata la vorrebbero coinvolta in due inchieste, di cui una già nota da tempo partita da Vicenza per la falsificazione della certificazione Covid (Giorgi si sarebbe sottratta alle vaccinazioni, infrangendo quanto previsto dalle norme redatte da ATP e WTA negli anni passati, cercando di ottenere un certificato falso che attestaste che il vaccino fosse stato effettivamente somministrato), mentre l’altra riguarderebbe (ma qui il condizionale è d’obbligo) un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate legato ai guadagni ottenuti nel corso della carriera.
Resta però difficile da comprendere una scelta tanto radicale da parte della giocatrice (che nella vita è anche modella, stilista e influencer), che non scende in campo dal doppio 6-1 incassato da Iga Swiatek lo scorso 23 marzo a Miami. Ciò che è sospetto, oltre alla tempestica, è il fatto è che a rendersi irraggiungibili siano stati anche i familiari, da papà Sergio a mamma Claudia (che è anche l’autrice della linea di vestiti sportivi Giomila, indossati da Camila in campo), ma anche il fratello Amadeus, che solitamente ne curava le pubbliche relazioni.
Tra l’altro da qualche ora risultano spariti tutti i contatti dell’ufficio stampa dai profili social della tennista, i quali peraltro non rispondono più ad alcuna mail di richiesta (e certo ne saranno arrivate tante).
La residenza in Toscana, la “fuga” all’estero
Negli ultimi tempi la residenza della giocatrice era a Calenzano, in Toscana, e nella casa dove ha abitato assieme ai familiari non c’è traccia di loro, con l’immobile peraltro attualmente interessato da alcuni lavori al suo interno (piccolo particolare notato dai passanti: la cassetta postale è spalancata e accanto al cancello d’ingresso ci sono due palline da tennis).
È comunque improbabile che Camila possa trovarsi in Italia, da dove sembrerebbe mancare da diverse settimane, tanto che qualcuno azzarda l’ipotesi che non sia mai rientrata dopo l’ultima partita disputata a Miami. I contrasti con la FIT (in passato il papà allenatore Sergio non aveva lesinato alcuna critica alla federazione) e la scarsa propensione a legare con le altre atlete del circuito hanno reso la giocatrice talmente isolata dal resto del mondo tennistico che risulta effettivamente difficile riuscire a dare un volto a questa situazione. Tanto che nemmeno Tathiana Garbin, capitana di Billie Jean King Cup, è riuscita a contattarla, lei che nella primavera del 2023 l’aveva riportata nel gruppo azzurro.
L’ultimo exploit romano e quel “segnale” in attesa
Quella che resta agli occhi è la sensazione di trovarsi di fronte a una vicenda surreale, ma che da qualche parte una ragione deve pure avercela. E non è consolatorio ripensare a quando, un anno fa, in questi giorni Camila era impegnata sulla terra di Roma, dove l’ultimo exploit era arrivato contro Ekaterina Alexandrova (all’epoca numero 22 al mondo) prima di fermarsi al terzo turno contro Karolina Muchova.
L’ultima cartolina di una tennista che ha sempre preferito vivere la sua passione in modo diverso. Ma che adesso, per far stare tutti più tranquilli, forse dovrebbe far sapere cosa intende fare della sua vita e mandare almeno un segnale.