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Tennis, da Alcaraz a Djokovic: le confessioni di Lorenzo Musetti

Musetti si racconta a Eurosport Francia parlando dei suoi miglioramenti, della sfida con Alcaraz numero 1 e del ko con Djokovic a Parigi-bercy

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Lorenzo Musetti è al momento il tennista italiano maggiormente sotto la luce dei riflettori dopo la vittoria nei recenti tornei e la partecipazione come favorito alle Next Gen ATP Finals, dove ha già vinto il primo incontro su Tseng.

Sconfitto da Djokovic nell’ultimo Masters 1000 della stagione, ovvero Parigi-Bercy, l’azzurro è stato intervistato da Eurosport Francia, in un’intervista nella quale ha parlato dei suoi miglioramenti, delle nuove leve e anche della sfida con Nole.

Musetti su Alcaraz: “Il suo numero 1 è uno stimolo per me”

Al momento la prima posizione del ranking ATP è occupato dal tennista spagnolo Carlos Alcaraz, di un anno più giovane di Musetti. Il tennista italiano vede però questo come uno stimolo per fare sempre meglio nel confronto coi suoi coetanei. Queste le sue parole riportate da Eurosport:

“A dire la verità sono davvero contento per lui. Il fatto che Carlos Alcaraz sia il numero 1 del mondo è assurdo per lui ma pure per me. Da una parte, dato che siamo molto amici. Dall’altro, perché il suo avvento mi ha dato una mano come stimoli ancora di iù. Mi ha dato motivazioni a rinforzare un po’ di più il mio gioco e il mio carattere per realizzare grandi cose nel prossimo futuro”.

Non c’è però solo Alcaraz nel nuovo panorama del tennis mondiale. Come lui anche Rune, Sinner e molti altri. Una generazione di grandi giocatori, sulla quale Musetti ha le idee chiare:

“Noi siamo il futuro del tennis ma penso che ora siamo già il presente. Tutti noi siamo in grado di realizzare grandi cose e penso che più il tempo trascorre più saremo in grado di farlo. Per adesso, i ragazzi che hai citato (Rune, Sinner, Alcaraz, ndr) sono più avanti a me. Possiamo aspettarci una grande rivalità tra loro nei prossimi anni. Anch’io spero di fare parte di quel futuro. E sto lavorando sodo per questo”.

Musetti sui suoi prossimi miglioramenti: “Voglio essere più incisivo col dritto”

Musetti ha passato un anno e mezzo davvero assurdo, con molti alti e bassi che per un po’ lo avevano fatto sparire dai radar mentre Sinner brillava. Ora il momento dell’altoatesino è leggermente in flessione, mentre per Musetti si stanno sempre più aprendo le porte del grande tennis:

“E’ ovvio avere alti e bassi su una strada che porta in cima a un monte, serviva cercare un equilibrio e credo che sia quello che sto facendo ora. Sono fiero di aver svolto il lavoro necessario per superare un grande traguardo, con l’aiuto della mia squadra, soprattutto a livello mentale”.

Arrivato già in alto, comunque, il carrarino è consapevole di aver ancora molta strada da fare per quanto riguarda i miglioramenti tecnici:

“E’ vero, mi serve tempo per mettere insieme le differenti parti del mio gioco. Ci ho lavorato parecchio. Ma adesso il mio principale asse di progresso è specialmente nei primi colpi: servizio e risposta. Questi sono colpi davvero fondamentali nel tennis di oggi. Non ottengo tanti punti gratis sul mio servizio come molti giocatori che servono a 220. E col il rovescio a una mano non è facile essere incisivo in riposta. Io comunque voglio anche essere più aggressivo con il diritto. Ma voglio anche mantenere molta varietà nel mio gioco. Collegare tutta questa varietà di soluzioni e metterla al servizio della giusta strategia. È un puzzle da mettere insieme”.

Musetti e il ko con Djokovic: “Sconfitta che non rispecchia il mio valore”

Musetti è stato fermato, nella corsa al primo Masters 1000 della carriera, dal veterano Novak Djokovic ai quarti di finale. Il serbo, uno dei migliori giocatori della storia del tennis, ha distrutto Musetti col punteggio di 6-0, 6-3.

Una sconfitta pesante, dura, ma che per Musetti non ha rappresentato i reali valori in campo:

“Questa sconfitta un po’ ‘brutta’ mi ha ferito perché non rispecchia proprio quello che ho mostrato nelle ultime settimane. Forse c’era un po’ troppa aspettativa su questa partita che non sono riuscito a gestire, e Djokovic è stato bravissimo a togliermi tutte le certezze che credevo di avere sul mio gioco. Sta a me riprendere il mio cammino il prima possibile”.

Tennis, da Alcaraz a Djokovic: le confessioni di Lorenzo Musetti Fonte: Getty Images

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