La numero 12 del ranking mondiale, la russa Daria Kasatkina alza la voce. Lo fa per parlare dei suoi diritti e per esprimersi sulla guerra intentata dalla Russia ai danni dell’ucraina. La sportiva si è raccontata al blogger russo, Vitya Kravchenko.
- Daria Kasatkina sfida il suo paese
- Il coming out di Daria Kasatkina
- Daria Kasatkina, la guerra e la lacrime
Daria Kasatkina sfida il suo paese
In un’intervista, una chiacchierata con il blogger russo, Vitya Kravchenko la tennista, semifinalista al Roland Garros, ha parlato a cuore aperto facendo anche coming out. Una sorta di sfida al suo paese che in questi giorni discuterà delle leggi e delle restrizioni nei confronti delle comunità Lgbtqai+. Dal 2013 vige una legge che vieta qualiasi tipo di rapporto considerato non “tradizionale”.
Il coming out di Daria Kasatkina
Dopo l’intervista, in cui è presenta anche il collega Andrey Rublev, ha postato una storia ufficializzando la love story con la pattinatrice artistica, medaglia d’argento olimpica, Natalia Zabiiako. Nel corso della chiacchierata ha spiegato: «Ovviamente, ogni persona decide come e quando fare coming out. Tanti argomenti sono tabù in Russia. Credo sia importante che le persone influenti dello sport, o di qualsiasi altro settore, ne parlino. È importante per i giovani che hanno difficoltà con la società e hanno bisogno di sostegno».
Daria Kasatkina, la guerra e la lacrime
Non manca anche un momento toccante quanto si parla della guerra. La Kasatkina ammette: «Cosa desidero di più nella vita? Che la guerra finisca. È un totale incubo». Quando l’intervistatore le chiede se non abbia però paure delle ripercussioni e di non tornare più a casa non risponde e si commuove.