Tutti i tennisti italiani sono usciti dallo slam francese. Il Roland Garros 2023 non ha riservato al gruppo nostrano quei risultati che ci si aspettava. Diego Nargiso, ex tennista di alto livello, ha parlato in una lunga intervista ai microfoni di OA Sport per commentare i risultati degli atleti italiani
“Ci sono degli aspetti da analizzare. In primis, io credo che, complessivamente, le prestazioni siano state buone. Lorenzo Sonego si è spinto fino agli ottavi di finale e ha battuto il n.7 del mondo Andrey Rublev; Elisabetta Cocciaretto ha sconfitto al primo turno una top-10 come Petra Kvitova e, non fosse sempre condizionata dai problemi fisici, penso avrebbe potuto raggiungere gli ottavi; Musetti ha fatto il suo e si è imbattuto in Alcaraz…Possiamo dire che la vera delusione sia stata Jannik Sinner, senza ombra di dubbio“ dice subito Diego Nargiso .
Riguardo la conferenza di Sinner, l’ex tennista italiano commenta: “Quando Jannik si è concentrato sul suo lavoro (tecnico e fisico) a inizio stagione, ha raccolto grandi risultati, giocando a livello dei top-5, come ha dimostrato nei 1000 americani. A mio parere, quanto è accaduto a Montecarlo l’ha un po’ condizionato. Lì aveva una grande occasione, non l’ha colta e, consapevole anch’egli di ciò, si è eccessivamente concentrato sul vincere a ogni costo, senza però comprendere che questa attenzione morbosa ha delle pericolose controindicazioni. Le sconfitte contro Cerundolo e Altmaier, secondo me, hanno questa spiegazione perché sono ko che per un giocatore come lui non ci stanno“.
“Alcaraz ha parlato di giocare per divertirsi e divertire, non pensando alla vittoria del torneo e all’essere il numero uno”, risponde Nargiso: “Assolutamente sì e infatti Carlos gioca proprio con il divertimento e lo manifesta apertamente. Jannik deve fare lo stesso e ha dimostrato, proprio contro Alcaraz, di avere il livello per giocarsela alla pari, mettendolo in difficoltà in più di un’occasione“.
Per quattro riguarda la superficie in erba: “Quella superficie è una brutta bestia, dipende davvero dalle sensazioni iniziali. A mio parere, il tennis di Sinner si addice all’erba perché i suoi colpi potenti diventano ancora più efficaci, come abbiamo visto l’anno scorso a Wimbledon, per cui secondo me ha la chance di arrivare fino in fondo nei tornei a cui prenderà parte. Ovviamente, dipenderà anche dal tabellone e dalle circostanze, come sappiamo“.
Sull’importanza di riavere Matteo Berrettini sull’erba: “Dati alla mano è così. Negli ultimi quattro anni è stato quello che ha fatto tre semifinali e una Finale Slam e sa giocare molto bene sull’erba. Il suo recupero, sicuramente, può essere una bella notizia per il tennis italiano e speriamo di averlo al 100% fisicamente. Se sta bene, Matteo è uno dei più grandi interpreti dell’erba nel circuito senza dubbio“.
Sulla gara tra Alcaraz e Musetti: “Carlos ha giocato la miglior partita del suo torneo, perché nelle precedenti non era stato impeccabile. Credo che lui avesse anche voglia di rifarsi per la sconfitta nella Finale di Amburgo subìta l’anno scorso e per questo aveva una carica agonistica in più, qualora ve ne fosse bisogno. Ha disputato incontro perfetto, mentre Lorenzo non ha avuto un atteggiamento positivo. Ha giocato in modo arrendevole e ha palesato un problema già noto“.
Un commento su cosa possano fare gli italiani a Wimbledon: “Secondo me abbiamo un roster di giocatori che può fare molto bene e si può trarre spunto dalle cose che hanno funzionato più o meno bene a Parigi. Sono fiducioso e confido in ottimi risultati“.