Se ne è parlato per giorni e giorni, e ora è arrivata anche l’ufficialità. Jannik Sinner interrompe il sodalizio durato sei anni col suo coach Riccardo Piatti. L’altoatesino annuncia il divorzio tramite un post sul social media Instagram, nel quale usa parole d’affetto per l’ormai ex collaboratore. Con Sinner ora volerà a Dubai Simone Vagnozzi, ex allenatore di Cecchinato.
Jannik Sinner, il post col quale ringrazia Riccardo Piatti
Sinner ha reso ufficiale la separazione da Piatti tramite un post su Instagram:
“Dopo molti anni di successo insieme, io e il mio team abbiamo deciso di separarci. Vorrei ringraziare Riccardo, Dalibor, Claudio, Andrea, Cristian e Gaia per tutto quello che hanno fatto per me dall’inizio della mia carriera fino ad ora. Riccardo Piatti in particolare, mi ha insegnato tante cose che rimarranno per sempre parte del mio tennis. Sono stati creati molti ricordi speciali e guarderò sempre indietro al tempo che abbiamo trascorso insieme con affetto”.
Nel sei anni nei quali Piatti è stato coach di Sinner, l’altatesino ha conquistato ben 5 titoli ATP in carriera e raggiunto come best ranking il 9° posto nel novembre 2021, oltre ad aver raggiunto negli ultimi anni i quarti di finale sia agli Australian Open (2022) che al Roland Garros (2020) e aver partecipato, da riserva, alle Nitto ATP Finals di Torino.
A Dubai Sinner sarà con Vagnozzi, poi ecco Norman
Nel prossimo ATP 500 di Dubai, Sinner sarà affiancato da Simone Vagnozzi, ex allenatore di Marco Cecchinato col quale l’italiano raggiunse la semifinale del Roland Garros nel 2018 e il suo best ranking (n° 16 del mondo). Questo sodalizio durerà per tutta la stagione dei Masters 1000 americani.
Dopo questo tour arriverà il tanto chiacchierato Super Coach, che dovrebbe essere Magnus Norman, anche se l’ex numero 2 del mondo non ha ancora ufficializzato il suo sì. Tra i suoi ex “allievi”, citiamo Robin Soderling (doppio finalista del Roland Garros nel 2009 e nel 20109 ma soprattutto lo svizzero Stan Wawrinka, portandolo a conquistare l’Australian Open nel 2014, il Roland Garros nel 2015 e gli US Open nel 2016 oltre ad arrivare al terzo posto ATP, suo best ranking in carriera.
Jannik Sinner e i motivi dell’addio a Riccardo Piatti
I motivi di questo divorzio sono numerosi, nonostante sembra che tra i due continui a esserci un ottimo rapporto. Il Corriere della Sera riporta, per esempio, come motivo della rottura la pianificazione dei tornei stagionali, con Piatti e il team che volevano disputare un numero limitato di tornei, mentre Sinner desiderava giocare il maggior numero di competizioni possibile per non bloccare la propria crescita.
Un esempio di questo è Tokyo 2020, che Sinner saltò proprio per decisione del proprio team. Insomma una situazione che si protrae nel tempo, e non una rottura improvvisa come si era pensato all’inizio.