La prova del nove l’ha superata. Lorenzo Musetti stavolta non s’è fatto pregare: se al debutto a Chengdu aveva mostrato qualche segnale di insicurezza, ai quarti di finale contro Arthur Rinderknech le ansie e le paure le ha riposte tutte in un cassetto. Ora la semifinale contro il russo Roman Safiullin (lunedì 25 settembre ore 9.30 italiane).
Con una condotta di gara al limite della perfezione, Musetti s’è sbarazzato del sempre ostico rivale francese, regolandolo con un doppio 6-3 e conquistando la semifinale del torneo cinese, primo appuntamento del tour asiatico di inizio autunno che vedrà la carovana ATP affrontare in rapida sequenza i tornei di Tokyo (500) e Shanghai (Masters 1000).
- Sette palle break, tre convertite
- Prestazione di spessore di Musetti
- La fantasia del carrarino
- Riecco Safiullin
Sette palle break, tre convertite
Una vittoria convincente che ha mostrato un Musetti in netta crescita sotto ogni aspetto, tanto che adesso un pensierino a provare a mettere in bacheca il torneo cinese è più che lecito da fare. Lorenzo è stato bravissimo a disinnescare la proverbiale forza d’urto del transalpino, che pur mettendo a segno 7 ace (contro uno solo del carrarino) non ha mai saputo prendere il comando delle operazioni, anche perché Lorenzo non gli ha mai concesso neppure una palla break in tutto l’incontro.
Delle 7 che Rinderknech ha concesso, tre sono state convertite in break, esaltando la grande giornata di un Musetti che così pimpante (specie sul veloce) non lo era da almeno un anno, quando vinse il discusso ATP di Napoli (quello dei campi pieni di umidità, tanto per intenderci).
Prestazione di spessore di Musetti
Il toscano s’è esaltato contro un avversario che ha sbagliato tanto col dritto, e che ha finito per innervosirsi più di quanto il copione avrebbe richiesto.
Bravissimo l’allievo di Simone Tartarini a variare i colpi del repertorio: se la prima di servizio s’è mostrata efficace (80% di punti vinti), per quanto mai davvero trascendentale e tale da mettere in difficoltà con la risposta il francese, a fare la differenza è stata la capacità di Musetti di reggere meglio l’urto sullo scambio, così da riuscire spesso e volentieri a entrare con entrambi i piedi in campo.
La fantasia del carrarino
A quel punto la fantasia è diventata la miglior alleata del carrarino, che tra lob, smorzate e pallonetti ha saputo mettere a nudo le pecche nello schema tattico adottato da Rinderknech. Che dopo aver perso senza appello il primo set s’è buttato via in fretta anche nel secondo, concedendo subito le palle per consentire a Musetti di trovare il break prima di ritrovarsi costretto a salvare altre due palle break nel settimo gioco, capitolando poi definitivamente nel nono game, anche questo mirabilmente interpretato dal bravo Lorenzo.
Che due gare di fila sul cemento indoor non le vinceva da 11 mesi, quando a Parigi-Bercy riuscì ad avanzare fino ai quarti di finale, battuto da Djokovic.
Riecco Safiullin
In semifinale a Chengdu l’avversario sarà il russo Roman Safiullin, che ha beneficiato nel quarto di finale del ritiro di Jordan Thompson in coda a un primo set combattuto, vinto da Safiullin al tiebreak.
Il russo è un avversario da prendere con le molle sul cemento: grazie al percorso fatto in terra cinese ha nuovamente avvicinato il suo best ranking alla posizione 43 (mal che vada, dovesse perdere da Musetti, lunedì salirebbe alla 46, altrimenti sconfinerà tra i primi 40 al mondo per la prima volta in carriera) e benché abbia caratteristiche tecniche che lo fanno rendere meglio sulla terra o sull’erba (a Wimbledon s’è fermato solo ai quarti, battuto in quattro set da Sinner) è certamente un rivale che in questo momento della stagione può creare più di un grattacapo.
Con Musetti peraltro non sarà una prima volta assoluta: i due si affrontarono già a Bergamo, in un torneo ITF, nel febbraio del 2019, quando Lorenzo era un giovanissimo atleta in cerca di definizione, mentre Roman aveva già alle spalle un po’ di esperienza (ci sono 5 anni di differenza tra i due). Vinse Safiullin 7-5 6-4, ma a distanza di così tanto tempo valori e considerazioni da fare sono certamente mutati.