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Tennis semifinale Coppa Davis, non solo Sinner-Djokovic: tutte le similitudini tra Italia e Serbia

Analisi e confronto di Italia e Serbia, prossime avversarie in occasione delle semifinali di Coppa Davis: dai singolaristi al doppio, passando per Sinner-Djokovic

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Dopo aver eliminato rispettivamente Olanda e Gran Bretagna, Italia e Serbia si affronteranno in occasione della semifinale di Coppa Davis prevista per sabato 25 novembre a partire dalle 12. Una sfida che mette di fronte due squadre con molte similitudini, a partire dalle punte di diamante Sinner e Djokovic, i migliori singolarità presenti in questa edizione della Davis.

Il percorso e la storia

Sia Italia che Serbia vantano un successo in Coppa Davis arrivato durante uno dei periodi più floridi dei relativi movimenti. L’insalatiera vinta dai serbi risale al 2010, quando trionfarono in finale sulla Francia grazie ai successi di Novak Djokovic e Viktor Troicki, uno il simbolo, l’altro il capitano della squadra serba in questa edizione della Davis.

Quello italiano di successo in Coppa Davis è ben più datato. Esso risale infatti alla celebre edizione del 1976 in cui la squadra azzurra composta da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli e capitanata da Nicola Pietrangeli, praticamente tutte le leggende del tennis italiano maschile a esclusione di quelle esplose negli ultimi anni, vinse contro il Cile in finale.

Entrambe le nazionali hanno inoltre centrato la qualificazione alle finals della Coppa Davis passando il proprio girone da secondi nonostante l’assenza di Jannik Sinner per l’Italia e di Djokovic per la Serbia. Assenze che non hanno pesato più di tanto perché entrambe le squadre possono fare affidamento su più singolaristi di alto livello.

I singolaristi

Proprio i singolaristi che hanno permesso alle due nazionali di accedere alle finals della Coppa Davis sono uno dei punti di forza di Italia e Serbia. Le squadre capitanate da Volandri e Troicki sono tra le poche che possono fare affidamento su ben quattro tennisti tra i primi cento al mondo nella classifica di singolare. Basti pensare ad esempio che nei quarti di finale vinti dalla Finlandia contro il Canada il giocatore meglio posizionato in classifica a scendere in campo è stato Gabriel Diallo, n°138 ATP.

La profondità delle rose e dei movimenti di Italia e Serbia è senza dubbio uno dei punti di forza delle due squadre, che in caso di assenza o momento di forma non ottimale di uno dei due teorici singolaristi titolari possono fare affidamento su altri giocatori praticamente dello stesso livello, come dimostrato dagli azzurri, che nella fase a gironi hanno fatto debuttare in singolare Matteo Arnaldi, che sulla carta partiva alle spalle di Sinner (poi assente), Musetti e Sonego.

Sinner e Djokovic: le punte di diamante

Sinner e Djokovic rappresentano sicuramente le punte di diamante più splendenti dei rispettivi movimenti e di questa edizione della Coppa Davis. I due, rispettivamente n°1 e n°4 ATP, hanno dimostrato di sapersi far carico e trascinare le loro squadre e di essere i migliori singolaristi rimasti in corsa nella competizione. Solo l’esito di una sfida tra loro due può essere considerato incerto. Qualunque altro incontro tra uno dei singolaristi rimasti in gara e Sinner o Djokovic non sembra poter uscire dai binari di quella che sulla carta sarebbe una vittoria scontata.

Nel doppio si punta sul singolo

Il peso di Sinner e Djokovic non da solo garanzie nei singolari, ma anche nel doppio come visto fare dall’azzurro contro la coppia olandese composta da Tallon Griekspoor e un esperto doppista come Wesley Koolhof capace di vincere Wimbledon in questa stagione. L’unico specialista presente nelle due squadre è Simone Bolelli, che però non pare essere nella miglior condizione fisica possibile, uno dei motivi che ha comportato la scelta da parte di Volandri di schierare un altro singolarista come Lorenzo Sonego in coppia con Sinner.

Insomma, la sfida tra Italia e Serbia mette di fronte due squadre molto simili sulla carta. Due squadre alla caccia di un successo che rappresenterebbe tanto per i rispettivi movimenti e che puntano fortemente sui propri singolaristi e, soprattutto, sulle proprie punte di diamante, il cui esito delle due potenziali sfide potrebbe rivelarsi fondamentale per l’accesso alla finale.

Qui trovate dove vedere Italia-Serbia di Coppa Davis.

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