Ripartire col botto: questo chiede “la sorte” a Jannik Sinner, che a Vienna è stato accoppiato al primo turno del torneo 500 nientemeno che contro Ben Shelton, il nuovo fuoriclasse della racchetta a stelle e strisce. Che pure potrebbe dare forfait, e per un motivo piuttosto valido: tra poche ore scenderà in campo dall’altra parte del mondo, cioè a Tokyo, sfidando Aslan Karatsev nella finalissima del torneo 500 in corso di svolgimento nella capitale nipponica, ultimo appuntamento del tour asiatico che ha visto i migliori interpreti al mondo (tolto Djokovic) farse un salto in Oriente per cercare punti buoni per accedere aritmeticamente alle Nitto ATP Finals.
Missione che Sinner ha portato a termine agevolmente, conquistando il pass già nel debutto a Shanghai contro Giron, appena prima di fermarsi proprio davanti al giovane Shelton, che dopo la semifinale conquistata agli US Open ha confermato i notevoli progressi mostrati nella seconda parte di stagione. Tanto che a Tokyo insegue la prima vittoria in un torneo ATP, godendo peraltro dei favori del pronostico a dispetto del russo, che pure è apparso in netta risalita dopo un lungo periodo di flessione.
Shelton a Vienna? Tempi troppo stretti
Le fatiche accumulate in territorio asiatico potrebbero convincere Shelton a rinunciare a prendere parte al torneo di Vienna, anche se un motivo per farlo consisterebbe nei 500 punti in palio, necessari per poter pensare di rientrare tra gli 8 che tra un mese a Torino si giocheranno l’ultimo torneo della stagione. Invero per l’americano la mission appare piuttosto impossible: in caso di vittoria contro Karatsev salirebbe a 2.275 punti nella Race to Turin, distante ancora un migliaio dall’ottava posizione oggi occupata da Holger Rune (che come Ruud però è in crisi nera).
Magari a Shelton potrebbe interessare maggiormente l’idea di presentarsi comunque a Torino ma con i gradi di riserva, un po’ come capitato due anni fa a Sinner, che poi subentrò a Berrettini dopo che quest’ultimo s’infortunò nel suo primo (e unico) match contro Zverev. Ma per guadagnarsi un posto dovrebbe comunque sperare di fare strada a Vienna e poi, soprattutto, sfruttare appieno i 1.000 punti messi in palio a Parigi-Bercy, dove pure troverà tanti rivali nella corsa agli ultimi posti disponibili (Rublev e Tsitsipas sono praticamente dentro, Zverev ha buone chance, mentre Rune deve guardarsi le spalle da Fritz).
Sinner e il tabellone del torneo di Vienna
Un primo turno tra Sinner e Shelton farebbe felici gli organizzatori, che si ritroverebbero tra le mani un match di assoluto livello in grado di catalizzare l’attenzione di tantissimi appassionati. Ma se Shelton dovesse rinunciare a sobbarcarsi una traversata a tempo di record dal Giappone, ecco che al suo posto verrebbe ripescato un lucky loser, cioè uno dei giocatori che non riusciranno a superare il tabellone di qualificazione al torneo austriaco (le gare si concluderanno domani).
Una prospettiva ben diversa, ma che magari farebbe più felice Sinner, che dopo la sconfitta patita a Shanghai lo scorso 10 ottobre è tornato subito in Italia per allenarsi e preparare l’ultimo mese abbondante di stagione, che oltre a Vienna prevede la partecipazione a Parigi-Bercy, quella alle Nitto ATP Finals e soprattutto alle Finals di Davis Cup, dove tornerà a guidare la selezione azzurra, probabilmente orfana di Matteo Berrettini. Riprendere la marcia a Vienna contro un avversario un po’ più soft di Shelton, al netto della probabile “stanchezza” e del jet lag che potrebbe farsi sentire nelle gambe e nella testa dell’americano, non sarebbe poi cosa tanto sgradita.
Nella parte di tabellone di Sinner potrebbe delinearsi un ottavo contro uno tra McDonald e Francisco Cerundolo, un quarto di finale contro uno tra Tiafoe, Evans, Monfils e Altmaier e una semifinale che profuma di antipasto delle ATP Finals con uno tra Zverev e Rublev, che potrebbero trovare sulla loro strada anche Matteo Arnaldi, che è subentrato a Kecmanovic evitando di dover passare dalle qualificazioni. Medvedev e Tsitsipas, gli altri due big annunciati, sono dalla parte opposta del tabellone dove figura anche Lorenzo Musetti, atteso al debutto da un incrocio decisamente complicato contro Grigor Dimitrov (e semmai agli ottavi potrebbe affrontare proprio Medvedev, che debutta contro Fils).