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Tennis Toronto, Sinner abbatte Monfils. Alcaraz crolla conto Paul. La grande occasione di Jannik

L'altoatesino contro il francese si è dovuto spendere fino al terzo set per piegarne la resistenza, ma ha centrato comunque con autorità la quarta semifinale stagionale in un Masters 1000

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La saga del futuro può attendere. Perché il prossimo episodio della sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz non andrà in scena a Toronto, come tutti lasciava credere. Bisognerà rimandare ad altra sede e ad altro torneo (Cincinnati?) perché in Canada succede quel che nessuno si sarebbe mai immaginato, cioè che il numero uno al mondo si faccia prendere dal nervosismo e inciampi su Tommy Paul, ultimo e degnissimo rappresentante statunitense in gioco nel primo Masters 1000 dell’estate nordamericana.

Sinner invece il suo l’ha fatto: contro Gael Monfils si è dovuto spendere fino al terzo set per piegarne la resistenza, ma ha centrato comunque con autorità la quarta semifinale stagionale in un Masters 1000, nel quale adesso avrà anche la pressione dovuto al fatto di essere la testa di serie migliore tra tutti i giocatori rimasti in gioco (de Minaur, che ha esorcizzato la bestia nera Medvedev, d Davidovich Fokina sono gli altri due semifinalisti).

Il servizio funziona

Sinner ha giocato d’astuzia e con intelligenza, riuscendo a piegare per la quarta volta in carriera l’esperto Monfils. Al quale ha imposto il proprio ritmo nel primo set, soprattutto con la prima di servizio dalla quale ha ottenuto l’82% dei punti quando è riuscito a farla entrare.

Non è però successo tanto di frequente (solo nel 49% dei casi), ma la crescita sotto questo fondamentale è ormai lampante e certifica la capacità di Jannik di poter gestire a proprio piacimento ogni fase del match, soprattutto sulle superfici veloci.

Soprattutto Sinner ha dimostrato di aver imparato a giocare bene i punti che contano: nel primo set non ha mai concesso palle break al rivale, mostrando una chitarra attitudine a risolvere i problemi quando si è trovato sul 30-30 sul proprio servizio.

Quando Monfils ha alzato il ritmo

Una gara che sembrava tutta in discesa, col break ottenuto a inizio secondo set, si è invece incasinata quando Monfils ha alzato il ritmo e il livello dei colpi, recuperando lo svantaggio con un filotto di 8 punti consecutivi e poi ottenendo il break su un paio di gratuiti dell’altoatesino.

Che bel terzo però ha ripreso a marciare spedito, anche perché nel frattempo il francese ha pagato dazio alla stanchezza. Per Sinner si è trattato della quarta vittoria contro Monfils su 5 precedenti.

Insidia Paul, Carlos crolla

Con Tommy Paul invece il bilancio è perfettamente in equilibrio: una vittoria per parte, con Jannik uscito vincitore dal primo incrocio giocato sul rosso di Madrid nel maggio del 2022 e l’americano che ha risposto sull’erba di Eastbourne un mese e mezzo più tardi.

Segni particolari: entrambe le gare sono andate al terzo set, chiuso in ambedue i casi 6-3 in favore del giocatore vincente. Paul ha fatto la sorpresa eliminando dal torneo Alcaraz, che ha disputato (parole sue) una delle peggiori partite della sua carriera.

Alcaraz si è innervosito

Soprattutto ha sorpreso il fatto che abbia concesso tantissime palle break a un rivale al quale non ha tremato il braccio quando c’è stato da approfittare degli errori altrui. Alcaraz si è innervosito, arrivando persino a scaraventare una racchetta a terra (rarità assoluta), e poi ha continuano a lamentarsi con se stesso per la difficoltà con la quale ha affrontato le fasi più delicate della sfida.

Paul si è dimostrato una volta di più un giocatore ostico e di sostanza e per Sinner rappresenterà certamente un ostacolo non di poco conto. Ma l’altoatesino ha ribadito di fare della continuità la propria miglior virtù: la settima semifinale dell’anno su 14 tornei disputati sta lì a ribadire che ormai nell’elite del tennis mondiale c’è posto eccome per il talento allenato da Vagnozzi.

Che con la semi conquistata a Toronto ha praticamente messo in ghiaccio anche la partecipazione alle Nitto ATP Finals di Torino, salendo al quarto posto nel Race.

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