Non si placano le polemiche intorno alla decisione definitiva di far giocare Juventus-Napoli annullando il 3-0 a tavolino in favore dei bianconeri per l’annosa vicenda Napoli-Asl con gli azzurri che non si presentarono allo Stadium. Ed ogni episodio minimamente legato alla questione finisce per diventare oggetto di discussione e rivendicazione.
Come il caso del Frosinone che ieri è sceso in campo nonostante ben 14 positivi al covid. Tifosi juventini sul piede di guerra e rinfocolate vecchie ruggini tra la squadra ciociara e il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentis per una frase del passato, di qualche anno fa che fece andare su tutte le furie la società laziale e i suoi tifosi.
Frosinone stoico, gioca e pareggia senza 14 positivi
A pochi giorni dalla sentenza definitiva su Juve-Napoli stride, per alcuni, quanto successo nella non lontana Frosinone che ieri è scesa in campo e ha pure pareggiato in casa col Pordenone nonostante fosse decimata dal covid. Ben 14 i positivi nella squadra che è ha giocato allo Stirpe con i “soli” 11 in campo (Iacobucci; Zampano, Gori, Szyminski, Beghetto; Kastanos, Vitale, Boloca; Tribuzzi, Ciano, Parzyszek), e una panchina ridotta all’osso, due portieri, Marciano e Trovato,) e solo uno di “movimento”, Tabanelli.
Juventini, bufera sul Napoli dopo il caso Frosinone
Non solo i tifosi bianconeri si sono scatenati sui social. Anche molti addetti ai lavori hanno detto la loro scatenando ire e commenti del web a tinte bianconere. Forse non voleva sollevare un vespaio ma indirettamente lo ha fatto l’ex radiocronista, Riccardo Cucchi col suo “Debbo dire che con 14 giocatori positivi e solo 3 in panchina il #Frosinone, che gioca e pareggia, merita una citazione speciale”. Più diretto Franco Ordine: “Segnalazione speciale per il Frosinone di Nesta che con 14 positivi non chiede all’asl alcun rinvio e gioca la partita col Pordenone pareggiandola. A dimostrazione che i cattivi esempi possono essere ignorati”.
Impossibile non associare le due cose e i supports bianconeri lo hanno sottolineato più volte nei loro commenti: “Come mai il Frosinone non ha chiesto il rinvio?”, “E ora come la mettiamo tra il caso del Napoli e del Frosinone?” e ancora “Questo vuol dire rispettare le regole Questi sono i valori dello sport da raccontare alle nuove generazioni L’aggirare le regole”.
Vecchie ruggini tra De Laurentiis e il Frosinone
Qualche tifoso della Juve ma anche dello stesso Frosinone, ha ricordato quando il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis ebbe a dire riguardo la presenza dei ciociari in serie A: “Che ci fa il Frosinone in Serie A? Non attira spettatori, né interessi, né emittenti nel campionato. Arriva in A, non cerca di competere e torna indietro. Se non possono competere, se finiscono ultimi, dovrebbero pagare una multa e non dovrebbero ricevere denaro”. All’epoca, al pari di dichiarazioni simili del presidente della Lazio, Lotito sullo stesso Frosinone e Carpi, queste parole sollevarono un vespaio di polemiche e la pronta reazione da parte del numero dello Stirpe, il presidente Stirpe: “Mi sembrano dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone. Nella vita serve rispetto e io non ne vedo. Queste dichiarazioni si commentano da sole e le rispedisco al mittente”.