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Tokyo 2020, si comincia: tutte le novità della Cerimonia d'Apertura

Alle ore 13 si aprono i Giochi: stadio Olimpico blindato con appena 1500 persone ammesse tra addetti ai lavori, membri Cio e politici. Le novità nell'ordine di ingresso degli atleti delle singole nazioni e la scelta del doppio portabandiera: l'Italia sfilerà per 18ª.

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Quasi un anno più tardi, per l’esattezza un anno meno un giorno, il grande momento è arrivato.

Il 24 luglio 2020, giorno nel quale si sarebbe dovuta svolgere la Cerimonia d’Apertura di Tokyo 2020, il Giappone e il mondo intero erano ancora nel pieno dramma della prima ondata di Coronavirus e la possibilità di disputare i Giochi della XXXII Olimpiade era classificabile solo alla voce “speranza”. E invece, nonostante le mille paure degli ultimi giorni e nonostante la triste necessità di vivere alla giornata, tra riunioni convocate d’emergenza e misure di sicurezza straordinarie, la seconda Olimpiade giapponese della storia è realtà.

Alle ore 13 italiane, le 20 ora locale, lo Stadio Olimpico di Tokyo, costruito sulle macerie di quello che fece da cornice all’edizione 1964, ospiterà la Cerimonia d’Apertura più sofferta della storia a Cinque Cerchi, come sofferti saranno tutti i 16 giorni di gare durante i quali, tuttavia, si spera si parlerà solo di risultati e di record, di medaglie e di uomini e donne da copertina.

Sarà ovviamente una Cerimonia in tono minore, a porte chiuse al pari di tutte le gare che assegneranno le 1089 medaglie in palio, essenziale, con al centro “gli altri e i loro sacrifici per essere qui”, come anticipato da Marco Balich, firma storica delle cerimonie inaugurali e questa volta nei panni di supervisore del produttore esecutivo.

Tanti, inevitabilmente, durante la cerimonia, i richiami al dramma che sta scuotendo il mondo. Secondo le ultime indiscrezioni, la prima scena sarà quella di un uomo solo, ripiegato su se stesso, per poi alzarsi in piedi e distendersi per simboleggiare il ritorno alla vita, mentre sui maxi schermi si vedranno le immagini degli atleti intenti ad allenarsi da soli durante il lockdown 2020.

La durata sarà ridotta, inferiore alle tre ore, considerando che tra le sfilate degli atleti, presenti solo in una rappresentanza calcolata in percentuale sul totale dei partecipanti per le singole nazioni, ci sarà un intervallo di tempo maggiore rispetto alle consuetudine nel rispetto del doveroso distanziamento. Le persone autorizzate ad accomodarsi sugli spalti dell’Olimpico saranno circa 1500, tra capi di stati, membri Cio e addetti ai lavori.

Tra essi l’imperatore l’imperatore Naruhito, il cui nonno Hirohito diede ufficialmente il via all’edizione di 57 anni fa, il cui discorso è stato asciugato e depurato di alcune espressioni: non comparirà ad esempio la parola “celebrazioni”, nel rispetto di coloro che hanno sofferto e vissuto lutti a causa della pandemia. Un po’ di Italia ci sarà in uno dei momenti più toccanti, l’ingresso nello stadio della bandiera olimpica: tra i vessilliferi ci sarà infatti anche Paola Egonu, scelta dal Cio su indicazione del Coni. Per una delle pallavoliste più forti del mondo un parziale riscatto dalla delusione di non essere stata scelta come portabandiera dalla propria nazione.

Presenti ovviamente i rappresentanti sportivi di tutte le federazioni. Per l’Italia, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali, una che di medaglie olimpiche se ne intende abbastanza (nove complessive in cinque edizioni), mentre tra le personalità politiche spiccano la first lady Usa Jill Biden e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, che rappresenteranno le nazioni ospitanti delle prossime due edizioni, Los Angeles 2028 e Parigi 2024. A tal proposito, Tokyo 2020 sarà la prima Olimpiade nella quale a concludere la sfilata delle nazioni partecipanti, prima del paese ospitante, saranno proprio gli atleti degli stati dove si svolgeranno le prossime due edizioni.

La sfilata avverrà seguendo l’ordine alfabetico giapponese, l’Italia sfilerà tra le prime, come 18a nazione. Jessica Rossi e Elia Viviani saranno i portabandiera, nel rispetto dell’indicazione del Cio, rispettata da quasi tutte le nazioni, di scegliere un alfiere per sesso nel rispetto della parità di genere.

La divisa degli italiani, griffata Armani, sarà bianca, in omaggio al Paese ospite e come segno della purezza dello sport. E magari pure con un occhio alla scaramanzia, pensando all’abito di Roberto Mancini ad Euro 2020…

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