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Top e flop 7ª giornata, le pagelle cattive di serie A: tassa Douglas Luiz, la manona di De Gea, testone Thuram

Settima giornata del campionato di serie A 2024/25 con i nostri immancabili top e flop con un pizzico di cattiveria e ironia i voti migliori e peggiori del turno di A

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Una giornata di rigore… sbagliato. La settima di Serie A si distingue per gli errori dagli undici metri. Anche se sono i portieri i veri protagonisti. Volando da una parte e dall’altra hanno chiuso la saracinesca ai rigoristi del campionato. De Gea eroe di un turno che ha visto Napoli e Inter vittoriose tra le grandi con la Juventus frenata dal Cagliari e da un altro svarione di Douglas Luiz ma anche il Milan sconfitto dal portierone di cui sopra e dai troppi errori dalla linea della carità.

E allora allacciate le cinture e gustatevi in questo inizio di autunno i nostri attesissimi top e flop della settima giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo siamo solo alla sosta…

Top e Flop della settima giornata di serie A

  • Zapata e Bremer TOP 10: il massimo voto è il minimo che si possa augurare a due grandi giocatori del nostro campionato che non ci saranno nel derby ma che soprattutto non ci saranno per molto tempo in campo. Non è un caso che la Juve prenda per la prima volta gol in campionato senza il suo miglior difensore e che Duvan lasci i granata con un gol dopo aver sorretto a solo o quasi il peso dell’attacco. Ci mancheranno, li aspettiamo!
  • Zemura TOP 7,5: una pennellata che ha illuminato il Friuli intero per tutta la serata di sabato, impressionante.
  • Joronen FLOP 4: se succede una volta passi, ma due cominciano a diventare troppe. Regola fondamentale: la palla un portiere la deve spingere fuori dalla porta e non dentro, ora ripeti con noi e non farlo più.
  • Mina 7: sembrava Muhammad Alì quando sfidò George Foreman a Kinshasa. Una sfida nella sfida, continua, fatta anche di gesti e di parole, ad ogni contrasto, ad ogni scontro. Alla fine ha vinto lui, Vlahovic gli è scappato solo due volte: quando ha tirato il rigore, ma lì non poteva essere altrimenti, e sul tiro ciabattato fuori dove forse non gli sembrava vero di essere libero.
  • Vlahovic FLOP 5: vedi sopra. Il duello con Mina è bello, rusticano, come una volta tra centravanti e stopper. Lui non sfigura al di là della buona giornata del rivale, poi però il vecchio Dusan pasticcione esce allo scoperto quando sparacchia fuori una respinta di Scuffet. E dire che la notte magica di Lipsia sembrava aver cancellato tutti i dubbi. Mannaggia, mannaggia.
  • Dovbyk TOP 7: la potenza è nulla senza controllo e sto colosso si è portato a spasso tutta la difesa del Monza palla al piede prima di depositare la palla in rete. Insomma non è solo un corazziere, anzi!
  • Thuram e Retegui TOP 9: Sei gol in due come i palloni portati a casa. Lo spilungone nerazzurro, figlio d’arte, oramai ha vestito i panni di Lautaro in tutto e per tutto e non smette di segnare dalla prima giornata, ma del campionato scorso…
    L’azzurro mette a tacere di volta in volta tutti i dubbi sul suo reale valore. Alla faccia dell’oriundo miracolato da Mancini e dalla scarsa verve degli attaccanti nostrani. Poi avendo Gasperini come allenatore tutto diventa più facile. Ma lui ci mette la zampata da buon el Tigre.
  • Pedro TOP 7: il piede è sempre quello, l’intelligenza sopraffina, il giocatore di rango. Tiro in buca ad angolo e tanti saluti all’Empoli.

Top flop Allenatori: Gasp, la Dea spettacolo è tornata

  • FLOP ITALIANO – va bene la Champions, va bene il ritorno dalla trasferta di Anfield, ma questo Bologna non vince manco per sbaglio. Urge fare qualcosa contro questa maledizione.
  • TOP GASPERINI – eravamo preoccupati ma nessuna ansia, la Dea dello spettacolo è tornata per divertire e divertirci. Dalla notte di Donetsk al pokerissimo rifilato al Genoa tutto risplende, divertimento assicurato!

Supertop settima giornata: De Gea fenomeno

Il passato parla per lui. Ma ogni tanto bisogna anche dare una rinfrescata e una lucidata ai titoli, alle medaglie, alla nome. Lui l’ha fatto alla sua maniera, con la sua manona che ha preso due rigore al Milan. Lo spagnolo è il primo a riuscirci da Marchetti nel 2016. Fe-no-me-na-le.

Superflop 7° giornata: Douglas Luiz irritante, Theo nervoso

Juventus e Milan si smarriscono anche e soprattutto per colpa loro. Il brasiliano ancora una volta protagonista in negativo. E fin qui ha fatto solo danni come la grandine. Non ha caso Thiago Motta lo tiene in panchina. Verrebbe da chiedersi perchè lo faccia entrare visto che causa due rigori, Lipsia e Cagliari con assoluta negligenza.

Non è fa meno Theo Hernandez che incappa in un’altra serata storta, e non è la prima volta. Quando segna e sforna assist, va tutto bene, ma quando qualcosa non gira per il verso giusto perde la brocca, sbaglia il rigore e si fa pure espellere. Una tragedia.

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