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Torino, Cairo si sfoga e apre all’addio paragonandosi a Berlusconi e Moratti

Il presidente più longevo della storia del club granata rivendica gli investimenti compiuti sotto la sua gestione e fa capire di pensare alla cessione: c’entra la Red Bull?

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Urbano Cairo apre all’addio al Torino: in un’intervista a La Stampa il presidente più longevo della storia del club granata lascia intendere che esiste un’ipotesi di cessione della società, paragonandosi a Silvio Berlusconi e Massimo Moratti. Solo uno sfogo o una conferma del possibile affare con la Red Bull?

Torino, Cairo apre all’addio

“Se mi chiedessero di scommettere un euro sulla mia presenza qui anche tra 12 mesi, non lo scommetterei”. È una frase sorprendente quella pronunciata da Urbano Cairo in un’intervista pubblicata oggi da La Stampa: mai prima d’ora il presidente del Torino aveva aperto alla possibilità di lasciare il club, nonostante una contestazione che ormai va avanti da anni da parte di una buona fetta della tifoseria granata.

Torino, Cairo rivendica gli investimenti fatti in 20 anni

Cairo rilevò il Torino nel 2005: con i suoi quasi 20 anni di gestione è il presidente più longevo nella storia della società. Nell’intervista il massimo dirigente granata risponde ai critici ricordando gli investimenti fatti nel corso del tempo e ribadendo la sua fiducia nella filosofia di auto-finanziamento del club. “Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li metterei – continua Cairo – Ne ho già messi 72 di tasca mia, Pianelli ha vinto lo scudetto con 5 miliardi, 12 milioni di ora. E quando sono arrivato, ho fatto un aumento di capitale da 10 milioni”.

Torino, Cairo si paragona a Berlusconi e Moratti

Per dare sostegno alla sua tesi, Cairo ricorda gli altri club di serie A che, pur investendo somme superiori, non sono riusciti a vincere, hanno ottenuto risultati peggiori del Torino. ”I Friedkin ne hanno spesi 10 volte tanto e la Roma è tutt’altro che una squadra solida – aggiunge Cairo – Il Bologna ci è arrivato davanti cinque volte, ma altre sette è rimasto dietro con Saputo che ha investito 300 milioni”.

In tempi recenti, d’altra parte, anche autentici presidenti-tifosi hanno abbandonato il calcio a causa dell’insostenibilità dei costi. “Se hanno lasciato anche Berlusconi e Moratti…”, dice infine Cairo, paragonando la sua situazione attuale a quella dei due storici proprietari di Milan e Inter.

Cairo e le voci di cessione del Torino alla Red Bull

Insomma come Berlusconi e Moratti anche Cairo potrebbe lasciare il calcio: ma come? Nelle ultime settimane si sono fatte sempre più insistenti le voci che davano il colosso Red Bull interessato a inserire il Torino tra le squadre del proprio gruppo, indiscrezioni che però Cairo ha finora sempre smentito. Lo sfogo di oggi sul suo possibile addio non potrà che rilanciare i rumour riguardo alla cessione del club all’approdo di RB sotto la Mole.

Torino, Cairo si sfoga e apre all’addio paragonandosi a Berlusconi e Moratti Fonte: Ansa

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