Ancora una volta basta solo l’1-0 al Napoli per mantenere salda la vetta, è la quarta volta in stagione che conferma la formula corto muso di Conte. Gli azzurri battono anche il Torino di Vanoli, in trasferta all’Olimpico, grazie alla sola rete dello scozzese highlander McTominay che si trasforma in un guerriero di centrocampo. Protagonista assoluto del match: dopo 30′ di gioco fulmina Milinkovic-Savic, che fino a quel momento sembrava imbattibile, padroneggia nel gioco a centrocampo e vince numerosi duelli negli uno contro uno. Lo scozzese è abile anche a lanciare in porta Lukaku che va spesso vicino al gol, ma invano. Sfida tattica tra le due squadre, con il Toro che cresce nel finale di gara, porta la difesa del Napoli a cinque uomini ma non trova la rete del pareggio. Non aiuta il clima infernale dell’Olimpico: ancora una volta in rivolta contro Cairo tra fischi e cori incessanti. Conte continua la sua striscia di vittorie, conquista 32 punti e blinda il primato per ancora un turno. In crisi più totale c’è, invece, il suo storico collaboratore Vanoli: un solo successo in 9 gare e soli 15 punti in classifica validi per il 15esimo posto in Serie A.
- Torino-Napoli, la chiave tattica della gara
- Torino-Napoli, continuano i cori contro Cairo all'Olimpico
- Torino-Napoli, Conte riabbraccia il suo ex collaboratore Vanoli
- I top e flop del Torino
- Le pagelle del Napoli
Torino-Napoli, la chiave tattica della gara
Nessuna sorpresa tattica per il Torino di Vanoli che si schiera con il solito 3-5-2: fuori Lazaro nello schieramento granata, c’è Pedersen sulla destra con Vojvoda dalla parte opposta. In difesa il terzetto è composto da Masina, Coco e Walukievicz, mentre a centrocampo panchina per Vlasic a cui viene preferito Gineitis per completare la mediana con Ricci e e Linetty. In attacco il tandem Adams-Sanabria.
Nessuna sorpresa tattica anche per il tecnico salentino che schiera il Napoli con il 4-3-3: Buongiorno e Rrahmani sono al centro della difesa con Di Lorenzo e Olivera sugli esterni. Anguissa e Lobotka in mediana, mentre alle spalle dell’unica punta Lukaku c’è McTominay con Kvaratskhelia e Politano sugli esterni.
Nel corso della gara il Napoli si limita al contenimento del gioco avversario per poi tentare di colpire il Toro in contropiede con le ripartenze degli esterni o, in alternativa, con il passaggio in profondità verso Lukaku. I granata, invece, si concentrano sulla costruzione del gioco ed a restare compatti tra reparti. Vanoli, inoltre, nei minuti finali chiede ai suoi uomini di giocare prevalentemente sugli esterni per far aprire maggiormente il Napoli e porta il terzo a saltare in area, al fianco dei due attaccanti, su cross dal lato opposto.
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Torino-Napoli, continuano i cori contro Cairo all’Olimpico
Non c’è tregua per Cairo. Apriti cielo dopo le dichiarazioni di mercoledì, del presidente del Torino, che aveva annunciato una possibile cessione del club a stretto giro. Dopo la dura contestazione degli ultras, per le scelte del calciomercato estivo dei granata, continua il clima infernale tra tifosi e società.
Già nella precedente gara in casa, contro il Monza, all’Olimpico c’era stato uno sciopero del tifo durato 45 minuti e poi una dura contestazione alla proprietà con cori incessanti. Continua, anche quest’oggi contro il Napoli, la dura contestazione a Cairo: prima della partita sono stati distribuiti volantini, all’esterno dello stadio, e durante i 90 minuti si sono susseguiti cori contro la società: “Cairo vattene!”
Torino-Napoli, Conte riabbraccia il suo ex collaboratore Vanoli
Conte e Vanoli, amici da sempre. Nella gara Torino-Napoli a sfidarsi sono anche i due tecnici che per la prima volta, a distanza di anni, si sono ritrovati contro dopo una lunga carriera trascorsa insieme. Infatti, nel 2017 Conte, quando era allenatore del Chelsea, prese Vanoli come suo collaboratore. I due allenatori si sono poi ritrovati all’Inter e, nel 2021, hanno anche vinto assieme lo scudetto con il club nerazzurro.
I top e flop del Torino
- Coco 4.5. Si divora un’occasione pazzesca sotto rete, a portiere praticamente battuto: scivola sul pallone e non riesce ad impattare adeguatamente la sfera di gioco per trovare la rete del possibile pareggio. Ammonito per fallo tattico, ma evitabile, su Anguissa.
- Adams 6.5. E’ l’uomo più pericoloso del Toro in avanti: prima va vicino la rete del possibile vantaggio, ad inizio gara con colpo di testa in area di poco a lato, poi fornisce un possibile assist sotto rete a Coco al 37′.
- Milinkovic-Savic 7. Para di tutto e di più ed evita al Napoli di dilagare: si arrende al super gol di McTominay, con poche responsabilità.
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Le pagelle del Napoli
- Meret 6. Qualche rischio nel primo tempo ma poi poco impegnato nel corso della gara.
- Di Lorenzo 6.5. Soffre maggiormente nel secondo tempo con l’entrata in campo di Vlasic e Nije ma assicura compattezza al reparto.
- Rrahmani 6. Mangia il pollo con le mani: si limita al contenimento degli attaccanti avversari e fa la giocata più semplice in fase difensiva e di costruzione dal basso.
- Buongiorno 6. Sfida dell’ex. Ad inizio gara commette un grave errore in marcatura su Adams, vicino al gol con colpo di testa, poi si riprende nel corso del match.
- Olivera 6.5. Ha spesso la meglio su Pedersen, nel secondo tempo è abile a tenere la marcatura su Lazaro. Va vicino al gol, con colpo di testa ravvicinato in area, ma trova la respinta del portiere avversario.
- Anguissa 6. Cresce nel secondo tempo quando prende il giusto ritmo di gioco. In contropiede viene atterrato da Coco a centrocampo. Folorunsho sv. (dall’ 89′).
- Lobotka 6. Non una prestazione di alto livello ma il giusto a livello tattico e di costruzione di gioco.
- McTominay 8. Il migliore in campo: non solo trova un gol pazzesco, di sinistro e da posizione defilata in area di rigore, ma riesce anche ad anticipare spesso gli avversari e a far ripartire il Napoli in contropiede.
- Politano 5.5. Leggermente sotto tono, si limita al contenimento avversario su Vojvoda. Spinazzola sv. (dal 75′). Rafforza la difesa del Napoli nel finale aggiungendosi ai quattro: va a fare il quinto di destra in copertura su Karamoh.
- Lukaku 6. Con un colpo di tacco stava per far cadere giù l’Olimpico di Torino ma trova una respinta incredibile di Milinkovic-Savic. Più volte vicino al gol, in crescita a livello di condizione fisica. Simeone 6 (dall’89’). Vicino al gol del raddoppio nel finale.
- Kvaratskhelia 6. Solo sufficienza. Nel primo tempo si divora un’occasione sotto rete ma poi rimedia con un assist per McTominay. Porta a casa il compitino: non decisivo in avanti, gli manca la voglia di determinare. Neres 6. (dall’80’). Gol annullato al 93′ per fuorigioco.
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