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Tour 18 tappa: Asgreen, colpo di reni. Doping, Vingegaard spazza via i dubbi: "Mano sul cuore: sono pulito"

La Danimarca continua a fare la voce grossa sulle strade di Francia: non bastasse il dominio della maglia gialla, arriva l’acuto del finisseur della Soudal Quick Step

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Stavolta la fuga è arrivata, nella tappa 18 del Tour de France, ed è stato tutto merito di Victor Campenaerts. Che ha tirato a tutta negli ultimi chilometri, deciso a lanciare il compagno di squadra Pascal Eenkhorn, che pure nulla ha potuto contro Kasper Asgreen che sulla linea del traguardo l’ha preceduto di mezza bicicletta.

Eppure, a tenere banco sono state le parole della maglia gialla, Jonas Vingegaard, intervenuto una volta per tutte per mettere a tacere le voci e le insinuazioni legate alle sue prestazioni sovrumane. C’è già chi guarda al doping, lui spazza via ogni dubbio.

Come è andata la tappa

La Danimarca insomma continua a fare la voce grossa sulle strade di Francia: non bastasse il dominio di Vingegaard, ormai prossimo a vestire per il secondo anno di fila la maglia gialla a Parigi, arriva anche l’acuto del finisseur della Soudal Quick Step, che “tradita” da Julian Alaphilippe ha trovato un po’ di gloria quasi in zona Cesarini.

Delusione per i velocisti, costretti ad accontentarsi della volata per il quarto posto che ha visto al solito Jasper Philipsen regolare i soliti noti, ma con minori motivazioni. Il gruppo ha provato a forzare il ritmo negli ultimi 30 chilometri, ma la scelta di Campenaerts di abbandonare i due compagni di fuga Asgreen e Abrahamsen per attendere Eenkhoorn e riportarlo sulla testa della corsa ha fatto tutta la differenza del mondo.

Domani chance per i fuggitivi

Il belga con le sue doti da cronoman ha tenuto praticamente da solo il gruppo a debita distanza, e alla fine i conti sono tornati per una manciata di secondi appena, quanto basta però per consentire ad Asgreen di fare festa.

Giornata tranquilla per i big dopo le botte da orbi della crono e della frazione di ieri. Domani tappa un po’ più mossa e altra chance per eventuali fuggitivi.

La maglia Gialla e le prestazioni monstre

Inutile nascondersi: con la corsa che ormai ha poco da dire rispetto alla vittoria finale, le attenzioni sono tutte rivolte alle grandi prestazioni sfoderate da Vingegaard che, soprattutto nella tappa a cronometro di martedì 18 luglio, ha lasciato sbigottiti per la differenza di marcia e di pedalata rispetto a qualunque altro avversario.

Per dire, uno come Wout Van Aert – che ha lasciato la corsa per correre al capezzale della moglie, fresca di parto – ha fatto tanto di cappello dicendo chiaramente che si tratta di livelli per lui inarrivabili.

L’evidenza: la maglia Gialla, in 22,4 km di crono, ha lasciato Tadej Pogacar, secondo, 1′ 38” dietro. I sospetti – se si parla di ciclismo – sono sempre – ma non sempre giustamente – dietro l’angolo e per spazzare via ogni dubbio è intervenuto proprio lui, Vingegaard. Lo ha fatto mezzo stampa, parlando al quotidiano belga Het Laatste Nieuws e all’olandese NOS:

Capisco lo scetticismo e che sia difficile per alcuni credere nel ciclismo, visto quanto accaduto in passato. Ma siamo corridori diversi da allora. Dico con la mano sul cuore: non faccio niente di proibito. Non prendo nulla che non darei a mia figlia. Non sono tempi di Lance Armstrong. Corriamo con carburante diverso. Sono sicuro al 100% che nessuno mi toglierà mai le vittorie.

Le pagelle della tappa (i migliori e i peggiori)

  • KASPER ASGREEN 9. Sceglie la giornata giusta per tornare ad esultare dopo aver già fatto il colpo grosso a inizio stagione al Fiandre. Nella volata sembra essere messo peggio come posizione di partenza, però le gambe reggono e alla fine riesce a restare davanti a Eenkhoorn e Abrahamsen per mezza ruota. Salva il Tour della Soudal Quick Step, e Lefevere ringrazia sentitamente.
  • VICTOR CAMPENAERTS 9. Monumentale pensando a quanto si spende nel finale di tappa per riportare sotto Eenkhoorn e offrigli la chance della vita di vincere una tappa al Tour. Alla fine il gettone lo incassa Asgreen, ma la sua straordinaria combattività è da lodare. Magari il torto l’ha fatto al connazionale Philipsen, che già pregustava la cinquina…
  • JASPER PHILIPSEN 7. Il suo lo fa, come sempre, ma stavolta il gruppo ha fatto male i conti e la volata vale solo per un “misero” quarto posto. Detto ciò, lui la vince lo stesso, giusto per tenersi in forma in vista di Parigi.
  • MATTEO TRENTIN 6,5. Arriva un segnale da parte del veterano di casa Lidl Segrafedo, che piazza una volata vecchia maniera riuscendo a chiudere abbondantemente in top ten. questo significa che la gamba c’è e domani, in una tappa che potrebbe strizzargli l’occhio, avrà diverso occhi puntati addosso per cercare di interrompere il digiuno di successi italiani alla grand boucle, salito oltre le 80 tappe consecutive.
  • GIULIO CICCONE 6. C’era qualche punto da poter conquistare in ottica maglia a pois, ma stavolta nessuno si è mosso, né lui e nemmeno Gall che rimane staccato a 6 punti. Si deciderà tutto sabato, ma anche domani occhio a tenere le antenne dritte.
  • WOUT VAN AERT 5,5. Il voto non è tanto dovuto alla decisione di ritirarsi, ho annunciata prima del Tour è divenuta realtà adesso che la compagna lo sta per rendere padre. Il voto è un po’ quello del suo Tour, che non lo vedrà arrivare a Parigi: zero vittorie di tappe, quattro piazzamenti, diverse arrabbiature e tante drenate per Vingegaard. A livello personale i conti non tornano, ma ha lavorato tanto di squadra e adesso che Jonas è tranquillo anche Wout ha preferito tornarsene a casa.

La classifica generale dopo la 18esima tappa

  • 1 – VINGEGAARD Jonas Jumbo-Visma 67:57:61
  • 2 – POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 7:35
  • 3 – YATES Adam UAE Team Emirates 10:45
  • 4 – RODRÍGUEZ Carlos INEOS Grenadiers 12:01
  • 5 – YATES Simon Team Jayco AlUla 12:19
  • 6 – BILBAO Pello Bahrain – Victorious 12:50
  • 7 – HINDLEY Jai BORA – hansgrohe 13:50
  • 8 – GALL Felix AG2R Citroën Team 16:11
  • 9 – KUSS Sepp Jumbo-Visma 16:49
  • 10 – GAUDU David Groupama – FDJ 17:57

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