Dopo il Giro d’Italia, il mondo del ciclismo adesso è concentrato sul Tour de France. La centodecima edizione della Grande Boucle si svolgerà dal 1º al 23 luglio 2023 per un totale di 3 404 km, suddiviso in ventuno tappe. I più grandi campioni del momento sono pronti a darsi battaglia e a distanza di un mese si stanno preparando al meglio per il grande evento, ma c’è una stella che potrebbe invece dare forfait: Primoz Riglic.
Tour, le parole di Roglic
Esatto, proprio l’ultimo vincitore del Giro d’Italia. Queste le recenti parole dello sloveno che in bacheca vanta anche tre Vuelta consecutive: “Il Tour? No. Non lo so. Forse – ha risposto il nativo di Trbovlje a NOS. – Vorrei andare a casa ora, per metabolizzare tutto quello che è successo. E per trascorrere del tempo con la mia famiglia. Chi lo sa. Dico sempre: non sai mai cosa accadrà nella vita, quali sfide e opportunità avrai…”.
Tour, rivincita tra Pogacar e Vingegaard
Non mancheranno comunque tanti campioni al Tour de France. Il più atteso è sicuramente il connazionale di Roglic, ovvero Tadej Pogacar. Il 24enne, dopo i trionfi del 2020 e del 2021 adesso cerca riscatto dopo la sconfitta della passata edizione, in cui ha visto avere la meglio Vingegaard. Il danese è tra i favoriti e sogna anch’egli una doppietta che in pochi hanno realizzato nella corsa a teppe più famosa al mondo. Gli altri pretendenti saranno Jai Hindley, Mikel Landa, Richard Carapaz, Thomas Pidcock, Simon Yates e Romain Bardet. Occhio anche ai fenomeni delle corse di un giorno Mathieu van der Poel e Wout van Aert.
Tiberi cerca riscatto
In Italia intanto si sta avvicinando il debutto con la nuova maglia della Bahrain-Victorious di Antonio Tiberi, il 21enne laziale che ha risolto il contratto con la Trek-Segafredo dopo il brutto episodio avvenuto circa un anno fa: il giovane ciclista azzurro ha ucciso con un fucile ad aria compressa un gatto a San Marino, dove è residente. Il primo impegno, salvo cambi di programma, sarà il Giro di Svizzera dall’11 al 18 giugno.
Il tecnico della Nazionale azzurra spera nella rinascita di Tiberi, che potrebbe dare tanto al ciclismo italiano: “Quello che è successo è successo. Antonio sa di aver fatto una cavolata, ma credo sia arrivato il momento di guardare oltre e andare avanti. L’ho sentito qualche settimana fa e mi è sembrato tranquillo, si sta allenando e nel giro di poco dovrebbe tornare a correre. Speriamo si possa parlare di lui per i suoi risultati”, ha concluso Bennati.