E’ ancora vivo nella memoria di tutti il dramma di Juan Izquierdo, ex difensore uruguayano del Nacional morto sei giorni dopo essere collassato in campo durante una gara di copa Libertadores contro il San Paolo che si è rischiato di rivivere lo stesso dramma sempre in Uruguay.
Caso Izquierdo-bis in Uruguay
La tragedia è stata sfiorata durante una gara di serie C uruguagia tra Frontera Rivera ed Alto Perù, decima giornata del torneo di apertura quando il difensore della squadra di casa Alejandro Isabella si è sentito male, ha accusato anch’egli un’aritmia come Izquierdo ed è crollato all’interno dell’area.
Immediati i soccorsi in campo
Immediatamente compagni di squadra e rivali sono accorsi per assisterlo. Presenti anche i medici di entrambe le squadre. L’ambulanza, che era a lato, è entrata rapidamente nel campo. Ricardo Araujo, medico sociale del Frontera Rivera, è stato il primo ad aiutarlo. Gli ha dato ossigeno per farlo salire rapidamente sull’ambulanza e trasferirlo all’ospedale più vicino. Nonostante lo stato di panico e di angoscia generale di fronte ad una situazione simile a quella avvenuta con Izquierdo, Isabella ha reagito ed è poi rimasto sotto osservazione per alcune ore. Soffriva di aritmia. Per questo motivo dovrà sottoporti ad alcuni test per continuare a giocare.
Il giocatore tranquillizza tutti
Ore dopo lo stesso difensore ha tranquillizzato tutti: “Sono fuori pericolo. I medici mi hanno trattato con la massima cura. Mi hanno portato al pronto soccorso per controllare che tutto andasse bene. Ringrazio le persone che si sono preoccupate, aiutanti, pubblico, familiari e persone dell’altra squadra. Ora vado a Montevideo e faccio i controlli che mi hanno ordinato”.