Niente da fare per Matteo Berrettini. La cavalcata di “The Hammer” agli US Open si è chiusa al secondo turno, contro un avversario forte e quotato. Taylor Fritz, testa di serie numero 12, non ha lasciato scampo al romano, che ha lottato come un leone soprattutto nei primi due set (e in particolare nel secondo) e poi ha ceduto di schianto nel terzo. Col risultato di 6-3 7-6 6-1 Fritz ha staccato il pass per il prossimo turno, dove sfiderà Francisco Comesana. Berrettini, invece, ha salutato il pubblico di Flushing Meadows, a cui ha chiesto scusa a fine gara con gesti eloquenti, per non aver potuto ripagare le attese.
- Berrettini, le scuse e i complimenti a Fritz
- Nuovo problema per "The Hammer": "Flebite"
- La Coppa Davis e le parole di Jannik Sinner
Berrettini, le scuse e i complimenti a Fritz
In sala stampa Berrettini ha fatto i complimenti a Fritz: “Ha giocato una partita pazzesca, semplicemente è stato più bravo di me. Vorrei riguardare il match, ma non ricordo due errori gratuiti di fila da parte sua. Mi ha messo tanta pressione, sia quando serviva lui sia in risposta. Per me vale più della classifica che ha, è un giocatore sempre da evitare in queste condizioni. Quando ho visto che chiudevano il tetto ho capito che sarebbe stata ancora più complessa. Con l’umidità la palla si muove meno nell’aria e le condizioni diventano più lente. Io ho lottato con tutto quello che avevo ma quando uno gioca meglio, gioca meglio”.
Nuovo problema per “The Hammer”: “Flebite”
A condizionare Matteo, pure l’ennesimo infortunio: “Per fortuna sto bene ora, peccato non esser riuscito ad allenarmi e a giocare quanto avrei voluto prima di arrivare qui. Ho avuto una flebite a una vena del polpaccio, un problema nuovo che mancava nella lista. Non sapevo neanche cosa fosse, per la verità: mi si è indurito e credevo fosse il muscolo. Ora sta migliorando, non mi ha disturbato più di tanto nel torneo ma nella preparazione. Avrei voluto allenarmi di più e giocare di più, ma non è stato possibile. Sono orgoglioso di essere riuscito a giocare, andare oltre i dolori e il fastidio. Vista la mia storia c’è sempre la paura di poter peggiorare le cose, invece è stata una prova mentale importante”.
La Coppa Davis e le parole di Jannik Sinner
Da parte di Berrettini la disponibilità a rispondere a una convocazione per la Davis: “Le prime convocazioni sono state fatte ma il capitano ci ha detto di rimanere tutti sull’attenti e quindi siamo in attesa. Io comunque sono iscritto in Cina al primo torneo ATP 250, poi a Tokyo e Shanghai. Ho tanta voglia di giocare, se dovessi essere convocato per la Davis sarei contentissimo di rappresentare l’Italia, altrimenti andrò subito in Cina”. E intanto Jannik Sinner lo ha ringraziato. Berrettini è stato tra i pochi a esporsi chiaramente in sua difesa sul caso Clostebol: “Sono molto contento di quello che ha detto Matteo, ci conosciamo bene e ci rispettiamo molto. Mi ha manifestato molta stima, è stato un grande onore”, le parole del numero 1.