Ci ha provato, Taylor Fritz. Ma come Jessica Pegula non è riuscito a sfruttare il fattore casa. Prima Sabalenka e poi un immenso Sinner hanno posto fine al sogno americano degli Us Open. E al 26enne di San Diego non resta che celebrare l’impresa compiuta dal numero uno del ranking.
- Us Open, Fritz crolla un passo dal sogno: continua la maledizione
- Fritz incorona Sinner: il confronto rispetto al match del 2021
- L'ascesa di Sinner nelle parole dell'avversario
Us Open, Fritz crolla un passo dal sogno: continua la maledizione
Il derby a stelle e strisce in semifinale tra Fritz e Tiafoe aveva acceso l’entusiasmo dei tifosi statunitensi. Già, perché l’ultimo americano ad aver raggiunto la finale di uno Slam (Wimbledon) fu Roddick nel 2009, che si arrese poi a Federer. Per quanto riguarda gli Us Open, invece, bisogna riavvolgere il nastro al 2006 con in campo sempre gli stessi protagonisti e col medesimo epilogo. “So che tutto il Paese sperava in un trionfo, quindi mi dispiace di non essere riuscito a vincere. Ma continuerò a lavorare e spero di riuscirci la prossima volta – assicura Fritz -. Avevo un piano su ciò che avrei voluto fare: in alcuni momenti l’ho eseguito bene, mentre in altri no e non ho colpito la palla come mi aspettavo”.
Fritz incorona Sinner: il confronto rispetto al match del 2021
Il tennista statunitense celebra il re degli Us Open: “È un giocatore straordinario, il migliore del mondo in questo momento”. Fritz ricorda il primo confronto con Sinner a Indian Wells del 2021, quando si impose 6-4, 6-3. “Sì, direi che è cresciuto un bel po’ da quando l’ho battuto in due set a Indian Wells (ride, ndr). È migliorato soprattutto il suo servizio e i progressi erano già evidenti l’anno scorso, quando ci siamo sfidati di nuovo a Indian Wells (Sinner la spuntò 2-1 ai quarti di finale, ndr). Dall’ultimo incontro non credo che i passi avanti siano stati enormi, perché era già molto bravo, più che altro erano problemi fisici a frenarlo”.
L’ascesa di Sinner nelle parole dell’avversario
Fritz continua l’elogio di Sinner tornando sul confronto di Indian Wells del 2023: “Era già vicino al livello attuale, ma è migliorato ulteriormente in termini di fiducia e grazie alle vittorie. Quella settimana perse in semifinale contro Alcaraz, ma poi pochi giorni dopo trionfò a Miami ed è stato incredibile tutto l’anno scorso e anche all’inizio del 2024. Credo che da lì sia partito tutto”. Rispetto al 2021 “sono migliorati enormemente il servizio e i movimenti di Jannik – continua il tennista americano -. Oggi è molto più veloce e molto più bravo ad uscire dagli angoli e il suo servizio è davvero buono”.