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Us Open, Sabalenka regina di New York: terzo Slam per la n.2 al mondo, Pegula si arrende

Il ruggito della tigre bielorussa: Sabalenka batte Pegula in 2 set dopo battaglia durata quasi 2 ore e riscatta sconfitta in finale dello scorso anno

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il riscatto è servito. Dopo la finale persa lo scorso anno, Aryna Sabalenka conquista gli Us Open battendo non senza soffrire la padrona di casa Jessica Pegula. Per la numero 2 al mondo è il terzo Slam in carriera.

Us Open, Sabalenka si prende New York in due set

Nel 2023 la tigre bielorussa si arrese a Coco Gauff, ma questa volta non ha consentito agli Stati Uniti di calare il bis. Però contro Pegula, che occupa la sesta posizione del ranking Wta, non è stata affatto una passeggiata. Quello andato in scena davanti ai 24.000 spettatori dell’Arthur Ashe si potrebbe definite un incontro sulle montagne russe. Partenza a mille all’ora di Sabalenka, poi il ritorno per certi versi inaspettato dell’americana con tanti, troppi errori commessi dalla bielorussa, quindi la zampata di Aryna, che si è aggiudicata il primo set 7-5. Sulla stessa lunghezza d’onda il secondo set: la numero 2 rischia di farsi rimontare dall’avversaria, salvo poi imporsi di nuovo 7-5 al termine di un incontro durato un’ora e 53 minuti.

Sabalenka, la prima volta agli Us Open e il ricordo del papà

Primo successo in carriera a New York per Sabalenka, secondo Slam nel 2024 dopo gli Australian Open e terzo in assoluto. Il modo migliore per smaltire la delusione della mancata partecipazione a Wimbledon causa infortunio. Contro Pegula è stata battaglia vera. “Una partita molto difficile, perché ha giocato un tennis incredibile, sono davvero contenta. Ho sempre sperato di poter alzare al cielo questo bellissimo trofeo, è un sogno che si realizza”. Quindi la dedica speciale al papà, scomparso nel 2019 all’età di soli 43 per meningite: “Dopo averlo perso, ho sempre avuto un solo obiettivo: fare in modo che il nome della nostra famiglia entrasse nella storia del tennis. E ogni volta che vinco un trofeo, sono orgogliosa della mia famiglia, che mi ha sempre sostenuta”.

Jessica Pegula e la delusione della finale persa in casa

Per due volte ha provato a rientrare in partita. L’aveva fatto sfruttando gli errori della rivale, ma alla fine non è riuscita a coronare il sogno di vincere davanti al pubblico di casa. Ora è il momento della delusione, per Pegula. Ci sta. “Sono solo seccata per la sconfitta, ma penso che col tempo apprezzerò di più questa finale raggiunta – ha confessato al termine della sfida con Sabalenka -. Ho giocato un buon tennis, ma non sono stata capace di mantenere il livello per tutta la durata dell’incontro”. Toccherà al connazionale Taylor Fritz provare a riscattare gli Stati Uniti nella finalissima del singolare maschile in programma stasera alle 20:00. Ma sulla sua strada troverà un Sinner che ha un desiderio smodato di far suo anche lo Slam sul cemento della Grande Mela.

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