Con una finale giocata ad altissimo ritmo, Carlos Alcaraz ha spazzato via Casper Ruud (in quattro set), conquistando gli US Open e, contemporaneamente, il primo posto nel ranking mondiale.
- Alcaraz, il più giovane numero uno di sempre
- Alcaraz ha altri obiettivi: essere come Nadal, Federer e Djokovic
- Ora tutti a caccia di Alcaraz, Sinner in primis
Alcaraz, il più giovane numero uno di sempre
Fa impressione il pensare che lo spagnolo sia già N.1 al mondo a soli 19 anni. Si tratta, statistiche alla mano, del più giovane N.1 nella storia del tennis. Un traguardo incredibile.
“È pazzesco, non avrei mai pensato di raggiungere qualcosa del genere a 19 anni, è arrivato tutto molto velocemente, è qualcosa di incredibile, è qualcosa che sognavo da quando ho iniziato a giocare a tennis“, le sue parole riportate da Marca.
Alcaraz ha altri obiettivi: essere come Nadal, Federer e Djokovic
“Ovviamente ho fame. Voglio essere il migliore per molte settimane, molti anni. Lavorerò sodo, lotterò per avere sempre più risultati”, la sfida lanciata dal neo vincitore degli US Open.
L’obiettivo di Carlos Alcaraz è diventare una leggenda come i Big3, ovvero Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. “Non mi paragono a loro ma li ammiro e tutti vorrebbero diventare come loro. cercherò di fare come hanno fatto loro tre“.
Ora tutti a caccia di Alcaraz, Sinner in primis
Carlos Alcaraz, con la vittoria degli US Open, è il nuovo N.1 al mondo, ossia l’uomo da battere. Ci proveranno in tanti, sicuramente Jannik Sinner, sulla carta uno degli avversari più quotati per mettere in difficoltà il lungo regno che sogna lo spagnolo.
Attenzione anche a Casper Ruud che, alla seconda finale Slam persa di fila (aveva già perso al Roland Garros quest’anno), ha solo 23 anni e, vincendo gli US Open, sarebbe stato lui il nuovo N.1 del tennis. L’era dei Big3 pare ormai giunta al capolinea (anche se Novak Djokovic, problemi legati al Covid a parte, è ancora in grado di farsi rispettare in campo, così come Rafa Nadal quando sta bene fisicamente) ma Carlos Alcaraz non pare aver paura di raccoglierne l’eredità. Da capire se avrà degli sfidanti all’altezza.