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Van Gaal: “la vittoria dell’Italia sarebbe un messaggio importante per il calcio”

"Per me sono la squadra migliore. Sono giocatori di qualità, non importa chi possa far gol, giocano da squadra"

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Van Gaal: “la vittoria dell’Italia sarebbe un messaggio importante per il calcio” Fonte: Sebastian Widmann/Bongarts/Getty Images

Prima che fosse convocato dalla Federazione olandese per un eventuale reincarico alla guida della Nazionale olandese, l’Equipe ha intervistato Louis Van Gaal toccando tanti punti importanti.

Si parla di Euro 2020 ovviamente e dei flop di Francia, Germania e Portogallo e poi di campioni come Neymar, o come Mbappè e poi ovviamente dell’Italia di Roberto Mancini.

Van Gaal esordisce spiegando che un allenatore non può guidare per troppo tempo la stessa squadra: “Non conosco quel che è successo con Francia Germania e Portogallo ma è una buffa coincidenza che hanno lo stesso allenatore da nove, sette e quindici anni. Quando guida la stessa squadra per troppo tempo, non tocchi niente, hai fiducia nei giocatori. A volte mi chiedo: “Perché i giocatori non ci arrivano?” Perché l’equilibrio tra i giocatori e l’allenatore è rotto”.

Ovviamente per l’ex tecnico di Bayern Monaco, Barcellona, Ajax e United, questo non vuol dire che allenare significa essere contro i calciatori: “Penso di aver vinto tutti questi titoli perché ho ascoltato i giocatori, quando sono venuti con argomentazioni. Ma ho una visione chiara di ciò che voglio fare, e questa visione ha portato a vincere molti titoli. Allenare è una ricerca perpetua. L’allenatore sceglie i giocatori. Cerco di avere il controllo sulle mie squadre, sempre. E quando non accade, vado via. La maggior parte dei giocatori non può avere una visione dell’interesse della squadra. Immagina di allenare Mbappé… Penso che sia complicato. Fisicamente e tecnicamente, è un giocatore fantastico. Ma tatticamente, non è ancora al top. Quando può fare un passaggio, e invece dribbla e perde la palla, e gli succede spesso, sta giocando per la squadra? Me lo domando. Si chiama gestire il proprio status. (…) Pensi che Neymar giochi per la squadra? Non credo. Mi piace il grande giocatore che è in grado di gestire il proprio contesto. Giocatori come Kanté e Modric sono un esempio di buoni giocatori che lavorano per la squadra.”

Ecco i complimenti a Roberto Mancini e agli azzurri: “Per me sono la squadra migliore. Sono giocatori di qualità, non importa chi possa far gol, giocano da squadra. Le partite si giocano sui dettagli come sulle decisioni del Var o dell’arbitro. Diciamo che per il messaggio che emergerebbe, spero che vinca l’Italia. Contrariamente a prima, quando giocavano col catenaccio, producono un sistema di gioco attrattivo”.

 

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