Oltre 2.400 commenti, di cui la stragrande maggioranza critiche e offese. Era da tempo che Enrico Varriale non commentava a modo suo su twitter le vicende del campionato ma non poteva esimersi dopo Juventus-Inter. Le parole del vicedirettore di Raisport però hanno scatenato una bufera sui social con le consuete accuse di partigianeria. Da stamane è in trend l’hashtag #Varrialeout che continua ad amplificare la polemica.
Varriale parla di ombre inquietanti sulla serie A
Scrive Varriale analizzando l’arbitraggio dello Stadium: “Quello che combina Calvarese, salvato più volte dal Var Irrati, sul rigore decisivo, su cui il fallo lo commette Cuadrado, getta un’ombra inquietante sulla serie A”.
I tifosi della Juve rispondono a muso duro
Fioccano migliaia di reazioni: “L’episodio decisivo della partita, semmai, è l’espulsione di Bentancur, ma si guardi bene dal commentarlo, non sia mai. Avanti direttore, quest’anno di soddisfazioni gliene abbiamo date ugualmente” oppure: “Addirittura fallo di Cuadrado! Complimenti, questa è un’opera d’arte” e ancora: “ci sono veramente ombre inquietanti sul servizio pubblico….C’è un limite a tutto.
Dovrebbe dimettersi e fare il tifoso da bar”.
C’è chi osserva: “Infangare non ti dà il diritto di avere ragione, se vuoi commentare una partita fallo su tutti gli episodi, come la folle espulsione di Bentancur” o anche: “alcuni giornalisti ci ricordano le macchiette di Macario o meglio pulcinella, la maschera meno simpatica del carnevale. #VarrialeOut”, oppure: “Un giornalista onesto professionale avrebbe commentato l’arbitraggio di Calvarese inadeguato imbarazzante per entrambe le squadre cartellini inesistenti espulsioni inventate (mezz’ora in 10 per un giornalaio da 4 soldi non è un ombra) rigori fantasmi VAR ridicolo”.
Infine la chiosa: “Guardi che che il canone tv lo pagano anche gli juventini, hanno il diritto di avere un’informazione seria, competente e soprattutto super partes e non i suoi commenti, delle sue insinuazioni, delle sue scorrettezze! Non fa il conduttore di TeleNapoli ma parla a nome della Rai!”.