Inter da sogno e sorpasso – momentaneo – al Napoli riuscito! Erano 60 anni che i nerazzurri non realizzavano già cinque reti in soli 45′ di gioco: al Bentegodi è festa assoluta per gli uomini di Inzaghi che battono un Verona inqualificabile che si arrende ai colpi continui, frastornanti ed umilianti dei nerazzurri. E’ giostra del gol per l’Inter che fa pokerissimo con la partecipazione di giocatori in ogni reparto: apre la gara Correa, al posto di Lautaro assente per febbre, e grazie ad un uno-due con Thuram batte Montipò. La combinano grossa poi Magnani e Dawidowicz che favoriscono un’indomabile Thuram al raggiungimento di una doppietta, per i rispettivi 2 e 3-0. In goleador si trasforma anche De Vrij (entrato al posto dell’infortunato Acerbi) con un destro rasoterra, piazzato sul secondo palo, grazie ad un assist di Asslani a tagliare tutta l’area di rigore. Ma la festa non è finita: la chiude un altro difensore ancora, Bisseck, che realizza il 5-0 con un colpo sotto in girata che fa piangere Montipò dalla disperazione. L’Inter raggiunge il momentaneo primato con 28 punti e il Verona resta al 14esimo posto a quota 12 punti.
- Hellas Verona-Inter, la chiave tattica della partita
- Verona-Inter: i nerazzurri non segnavano 5 reti in 45' da 60 anni
- Serie A, Marcus Thuram da record: quattro marcature multiple
- Le pagelle dell'Inter
- I top e flop del Verona
Hellas Verona-Inter, la chiave tattica della partita
Il Verona si schiera a specchio con i nerazzurri (3-5-2). Zanetti opta per la difesa con il recuperato Dawidowicz insieme a Magnani e Daniliuc. Tchatchoua e Bradaric sugli esterni, in mediana ci sono Harroui, Belahyane e Serdar. Il tandem offensivo è formato da Tengstedt e Mosquera.
Le scelte di Inzaghi: nemmeno in panchina Lautaro Martinez, rimasto a Milano causa febbre. Al suo posto gioca Correa in coppia con Thuram. A centrocampo pesa l’assenza di Calhanoglu, sostituito da Asslani che completa la mediana con Barella e Mkhitaryan. Darmian Carlos Augusto fanno rifiatare Dumfries e Dimarco sugli esterni, mentre davanti a Sommer agiranno Bisseck, Acerbi e Bastoni.
Nonostante un avvio di gara non positivo dei nerazzurri, con il Verona per due volte vicino la rete del vantaggio, Inzaghi chiede ai suoi uomini di giocare tra le linee a centrocampo per arginare la densità del pressing avversario e di lanciare in profondità verso gli attaccanti: per tre volte consecutive l’Inter trova così la rete grazie al passaggio filtrante verso Thuram e Correa che imbucano i difensori avversari.
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Verona-Inter: i nerazzurri non segnavano 5 reti in 45′ da 60 anni
Da quanto l’Inter non segnava già cinque reti in soli 45 minuti? Il 5-0 al Bentegodi, nella gara contro il Verona, eguaglia un record storico dei nerazzurri: non segnavano così tanto dal 1° marzo 1964, quando la Grande Inter chiuse sul 5-1 contro la Sampdoria.
Serie A, Marcus Thuram da record: quattro marcature multiple
Tra i protagonisti dell’Inter, nel match contro il Verona, c’è soprattutto Marcus Thuram: il francese ha firmato quattro marcature multiple in Serie A (al pari di Harry Kane in Premier), soltanto Robert Lewandowski ne conta di più (cinque) nei cinque maggiori campionati europei in corso. Dati che confermano la stagione da sogno di Tikus, tornato al gol dopo un mese di pausa.
Le pagelle dell’Inter
- Sommer 7. Una sola parata nel primo tempo, non decisiva, ma efficace. Abile nei lanci lunghi.
- Bisseck 7.5 Riceve in area un assist di Correa, aggancia la palla e nella girata riesce quasi da terra a battere Montipò.
- Acerbi sv. (dal 15′ 1T) De Vrij 7.5. Entra al posto di Acerbi e trova una rete da attaccante puro al 31′ con un destro secco ad incrociare, rasoterra sul secondo palo, su assist di Asslani.
- Bastoni 7.5. Con un assist, nato su lancio lungo in profondità, coglie Thuram per la rete del 3-0 nerazzurro. Frattesi 6.5. (dal 62′ 2T).
- Darmian 6.5. Ha la meglio su Bradaric nel primo tempo. Dal 45′ in poi decide di non spingere più di tanto.
- Barella 6.5. Non partecipa alla goleada e nemmeno nella festa di assist da servire ma si rende efficace al punto giusto in campo assicurando vivacità al reparto. Zielinski 6. (dal 45′ 2T).
- Asslani 7.5. Assist per De Vrij: di prima intenzione mette il pallone verso il centro dell’area e trova il difensore olandese che realizza un gran gol.
- Mkhitaryan 6.5. Realizza il 91% di passaggi. Abile nel dribbling e nel recupero palla.
- Carlos Augusto 6. Perde numerosi uno contro uno ma è abile nei duelli aerei. Non spinge più di tanto ma partecipa alla perfezione del meccanismo di gioco vincente dei nerazzurri.
- Thuram 9. Il migliore in campo. Sfugge a tutte le marcature difensive avversarie: segna una doppietta imbucando Dawidowicz (0-2) ed eludendo poi Magnani (0-3). Due gol fotocopia: scatto felino in profondità, in entrambe le occasioni, e dribbling secco a Montipò. Arnautovic 6. (dal 62′ 2T).
- Correa 8.5. Il ritorno. Da avanzo di mercato alla rinascita con Inzaghi: gioca al posto di Lautaro, non convocato per febbre, e mette a segno una rete e due assist (colpendo anche due pali). Finora aveva giocato con il contagocce in sole tre gare. Oggi, invece, è arrivato il riscatto dell’argentino.
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I top e flop del Verona
- Montipò 3. Subisce cinque reti nel primo tempo e in due occasioni si fa scartare come un birillo da Thuram. Colpevole anche sul 5-0 segnato da Bisseck.
- Dawidowicz 3. Perde Correa in marcatura, sulla rete dell’1-0 segnata dall’argentino al 17′, e si fa imbucare anche da Thuram al 22′. Fa acqua da tutte le parti: lascia troppo spazio agli attaccanti avversari e non sta mai adeguatamente stretto al fianco di Magnani.
- Magnani 3.5. Colpevole su entrambi i gol segnati da Thuram: sul primo si fa imbucare dal bomber francese, a causa del troppo spazio lasciato tra lui e Dawidowicz, e sul secondo perde completamente la marcatura sull’attaccante avversario.
- Bradaric 4.5. Non segue la linea difensiva e combina un pasticcio sul gol del 3-0 dell’Inter: a causa della sua posizione, che tiene in vita Thuram, fa fallire la trappola del fuorigioco attuata dai compagni.
- Daniluc 5. Non commette errori gravi individuali in fase difensiva, come i suoi compagni di reparto, ma anche lui è complice del disastro del Verona per marcature non efficienti.
- Tengstedt 6. Colpisce un palo ad inizio gara e si rende l’uomo più pericoloso (e attivo) del Verona.
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