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Pagelle Verona-Napoli 1-3: Kvaratskhelia è tornato, brillano Politano e Cajuste. Ma la chiave è Raspadori

Vittoria convincente per il Napoli al Bentegodi sul Verona: gli azzurri dominano per un'ora e ritrovano un Kvara formato MVP della Serie A. Un po' sofferto il finale.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il Napoli ritrova tre gol e tre punti dopo le due settimane più lunghe, quelle che hanno fatto seguito al ko con la Fiorentina, condite da polemiche, contatti con Conte e successive smentite. Finisce 3-1 per i campioni d’Italia al Bentegodi e la posizione di Garcia adesso è un po’ meno a rischio. Di Politano la rete che sblocca la partita, poi si scatena Kvaratskhelia con una doppietta. La rete di Lazovic rianima il Verona, ma il finale non regala sussulti.

Verona-Napoli, la chiave della partita

Primissimi minuti a parte, in cui la pressione alta del Verona procura brividi a Meret e ai tifosi partenopei, è la squadra di Garcia ad assumere ben presto il comando del gioco. Cajuste assicura muscoli e dinamismo al centrocampo, Zielinski ricama, Lobotka torna a essere il faro del gioco di spallettiana memoria. In difesa il ritorno di Rrahmani restituisce certezze al Napoli, che invece in attacco “scopre” finalmente il vero ruolo di Raspadori: quello di centravanti. Jack fa movimento, crea sponde per i compagni e non disdegna la soluzione personale, impegnando in un paio di circostanze Montipò.

Rivivi le emozioni di Verona-Napoli

Proprio da un’iniziativa sulla sinistra di Raspadori nasce il gol del vantaggio del Napoli al 27′: Politano si fa trovare pronto al tocco a rete. Saltato il piano di difendere il risultato, il Verona prova ad alzare il baricentro. Tra gli scaligeri, disposti col 3-4-2-1, molto bene Hongla che recupera tanti palloni, mentre Serdar si fa vedere in appoggio alla prima punta Djuric partendo dalla destra. Ma gli spazi concessi al contropiede partenopeo sono fatali all’Hellas, che al 43′ subisce un altro gol: Politano scappa via sulla destra e vede Kvaratskhelia che dopo un paio di finte fa centro col sinistro. Raddoppio poco prima del riposo.

Dopo l’intervallo Baroni ne cambia tre – Amione, Serdar e Ngonge – e inserisce Terracciano, Lazovic e Bonazzoli. Il Verona inizia a spingere, anche a costo di prendersi qualche rischio. E infatti il Napoli punisce ancora al 10′, con Kvaratskhelia che sfrutta un altro assist di Politano. Finita? No. La rete di Lazovic dà forza ai padroni di casa, che ci credono fino alla fine, prendendosi sempre dei rischi, ma procurando pure pericoli al Napoli. Il risultato, comunque, non cambia più.

Cosa ha funzionato nel Napoli

Buona la prima senza Osimhen, infortunato. La presenza di Raspadori ha giovato soprattutto ai suoi colleghi di reparto, Politano e Kvaratskhelia, che hanno beneficiato degli spazi e dell’assist dell’ex Sassuolo. Molto bene anche Cajuste da clone di Anguissa: avrebbe meritato anche il gol.

Cosa non ha funzionato tra gli azzurri

L’approccio al match non è stato dei migliori, se è vero che nei primi due minuti il Napoli ha corso diversi rischi. Il pressing alto del Verona ha colto di sorpresa gli azzurri, ma Meret ci ha messo una pezza e poi Lobotka e soci hanno preso le misure. Pericoloso anche il rilassamento dopo lo 0-3 di Kvaratskhelia, costato un finale thrilling.

Le pagelle del Napoli

  • Meret 7,5 – Dopo tanti pasticci e conseguenti critiche, una risposta da campione: tanti ottimi interventi dall’inizio alla fine.
  • Di Lorenzo 6 – Ordinaria amministrazione per il capitano, che pasticcia un po’ nell’azione del gol del Verona, poi si sposta a sinistra.
  • Rrahmani 6 – La sua presenza serve a rassicurare un po’ tutta la squadra, un solo liscio in 90′.
  • Natan 6 – Altra prova senza sbavature per il brasiliano, sempre più a suo agio nel calcio italiano.
  • Mario Rui 6 – Torna titolare dopo un po’ e garantisce presenza sulla sinistra nelle due fasi di gioco.
  • Cajuste 7,5 – Il migliore del centrocampo: preciso negli inserimenti, ottimo nelle chiusure e nei passaggi.
  • Lobotka 7 – È ovunque, ma soprattutto torna a essere il faro del gioco del Napoli.
  • Zielinski 7 – Lampi di classe centellinati con saggezza lungo tutto l’arco della gara.
  • Politano 8 – Un gol e due assist per l’ex Inter, autore di un’ottima prova anche sotto il profilo della generosità.
  • Raspadori 7 – Gioca finalmente da centravanti e la qualità della sua prestazione migliora per lui e per i compagni di reparto.
  • Kvaratskhelia 8 – L’MVP del campionato 2022-23 è tornato: due gol d’autore e qualche magìa per ritornare a sognare.
  • Zanoli 6 – Prende il posto di Mario Rui e si sistema sulla destra, facendo soprattutto attenzione in fase difensiva.
  • Simeone 5,5 – Entra nel momento di maggiori sofferenze e non riesce a far respirare la squadra.
  • Lindstrom SV
  • Gaetano SV
  • Zerbin SV
  • All. Garcia 6,5 – Buon Napoli per un’ora, azzeccati gli innesti di Cajuste e Raspadori: inquietante il calo nel finale.

Top e flop del Verona

Il top

  • Lazovic – Entra dopo l’intervallo e la qualità del gioco del Verona si alza in modo impressionante.

Il flop

  • Dawidowicz – Troppi errori per il difensore gialloblu, sia in chiusura che in costruzione.

Verona-Napoli, il tabellino

Verona-Napoli 1-3

Verona (3-4-2-1): Montipò; Amione (1′ st Terracciano), Magnani, Dawidowicz; Faraoni, Hongla, Folorunsho, Doig (17′ st Tchatchoua); Serdar (1′ st Lazovic), Ngonge (1′ st Bonazzoli); Djuric (33′ st Henry). All. Baroni

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui (21′ st Zanoli); Cajuste, Lobotka, Zielinski (38′ st Gaetano); Politano (38′ st Zerbin), Raspadori (21′ st Simeone), Kvaratskhelia (32′ st Lindstrom). All. Garcia

Arbitro: Abisso di Palermo
Reti: 27′ pt Politano (N), 43′ pt e 10′ st Kvaratskhelia (N), 15′ st Lazovic (V)
Note: ammoniti Magnani, Faraoni, Mario Rui, Bonazzoli, Lindstrom. Angoli 5-8. Recupero: 3′ pt, 4′ st. Spettatori 25mila circa.

Boccata d’ossigeno, insomma, per Rudi Garcia. Il tecnico del Napoli aveva tuonato prima della partita.

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