Se avessero chiesto a Verstappen, magari sabato, se avesse messo la firma su un secondo posto a Sochi, visto la partenza in ultima posizione, il pilota olandese avrebbe ovviamente accetato di buon grado.
La partenza dalla 20esima posizione e le difficoltà incontrare nel corso della gara sembravano relegare l’olandese in settima posizione a pochi giri dal termine, dopo il sorpasso subito da Fernando Alonso. Verstappen ha così benedetto l’arrivo della pioggia e la tempistica della sosta – sua e di quella degli avversari – che gli ha regalato un podio decisamente inaspettato che gli permette di braccare Lewis Hamilton in classifica a due sole lunghezze di svantaggio. Nella conferenza stampa della FIA, svoltasi al termine della corsa, Verstappen ha analizzato in profondità la sua gara.
“Mi sono sentito alla grande dopo aver tagliato il traguardo. tutti sappiamo quanto difficile sia completare i sorpassi, specialmente con le scuderie di centro classifica, che sono molto competitive quest’anno. Passarli è davvero dura e ne abbiamo avuto una riprova anche oggi. Ho completato alcune manovre con successo, ma ad un certo punto resti bloccato. In più è stato difficile gestire le gomme, per via del graining iniziato molto presto, che ci ha fatto perdere tanto grip e ci ha costretto a restare bloccati dietro le altre monoposto ancora di più, perché impossibilitati ad attaccare. Dovevamo solamente stare calmi e concentrati e seguire chi ci precedeva. Quando poi è arrivata la pioggia abbiamo fatto la chiamata perfetta, nel giro giusto per rientrare ai box. Se ci fossimo fermati un giro prima, avremmo distrutto le Intermedie in uno o due giri, perché era troppo asciutto in due terzi della pista. Passare da settimi a secondi è stato un risultato eccezionale.
Chi ha fatto la chiamata? Quando sei sulle slick e inizia a piovere, ci si basa maggiormente sulle sensazioni del pilota. Siamo rimasti costantemente in contatto, mi hanno chiesto diverse volte cosa volessi fare. Quando ci siamo fermati, in quel giro era difficile tenere in pista la macchina. Pensavo di fermarmi ai box, ma non ero completamente convinto. Il team poi ha confermato il rientro ai box ed è stata la chiamata giusta.
Prima della pioggia le mie gomme erano andate, l’anteriore sinistra era andata. A posteriori forse sarebbe stato meglio partire con le Medium, non mi aspettavo che le Hard si degradassero così velocemente. La pitlane qui ti fa perdere molto tempo e dunque non era praticabile l’opzione delle due soste. Senza pioggia avrei terminato settimo o al limite sesto. E sarebbe stato il massimo risultato possibile con queste gomme. Fernando mi ha passato, semplicemente perché aveva gomme migliori, la mia anteriore sinistra era morta”.