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Vialli: Le ultime volontà di Gianluca, anche Gravina gli scrive lettera accorata

L'ex campione aveva chiesto espressamente funerali "allegri" e privati, il presidente della Figc ricorda gli abbracci di questi anni

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La data non si conosce e non si conoscerà: i funerali di Gianluca Vialli, morto venerdì scorso per un tumore al colon, si svolgeranno in forma strettamente privata a Londra, probabilmente non domani – perché le procedure burocratiche londinesi richiedono tempi lunghi – ma non lo saprà nessuno proprio per evitare che una folla di tifosi si presenti a una cerimonia che la famiglia vuole per solo per pochi intimi.

Vialli, i funerali nel segno della privacy

Il padre Gianfranco, 92 anni, e la madre Maria Teresa 85, la moglie Cathryn e le figlie Olivia e Sofia hanno deciso di preservare la privacy e conservare lo stile che ha contraddistinto da sempre la vita di Gianluca e la loro storia familiare.

Vialli aveva chiesto un funerale “allegro”

Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, Vialli si è però raccomandato con i membri della famiglia che gli sono stati accanto fino alla fine (anche il fratello Nino, rimasto a Londra fino a ieri notte) di non organizzare “un addio grigio”. Gianluca desiderava un “funerale allegro“, una giornata da trascorrere nei ricordi di chi gli ha voluto bene.

Vialli, bandiere a mezz’asta a Cremona

Intanto il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti ha annunciato che ci saranno bandiere del palazzo comunale a mezz’asta e lutto cittadino nel giorno del funerale che si svolgerà a Londra e pensa anche all’intitolazione dello stadio (al momento intitolato a Giovanni Zini, portiere scomparso nella Grande Guerra). Domani a Cremona sarà celebrata una Messa nella parrocchia di Cristo Re, nel quartiere Po: è nel campetto dell’oratorio che Vialli aveva iniziato a giocare a pallone da bambino.

Vialli, la toccante lettera di Gravina

Oggi invece il presidente federale Gabriele Gravina ha voluto indirizzare una lettera aperta al campione scomparso, questi i passaggi principali

Caro Gianluca. In fondo è solo una questione di abbracci. Il lungo e caloroso abbraccio dei tifosi e di tutti gli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera da calciatore. L’abbraccio indissolubile che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti da vicino e che ti vogliono bene. L’abbraccio inaspettato che ci siamo scambiati nella prima telefonata in cui hai accettato il ruolo di capo delegazione della Nazionale con entusiasmo…. L’abbraccio intenso, pianto, sorriso e vissuto che ti sei scambiato con Roberto in un momento di estasi collettiva, eppure così intimo e privato.

E anche adesso, nel dolore profondo in cui ci siamo abbandonati per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, noi della famiglia Azzurra ci stringiamo in un grande abbraccio, fisico e virtuale, per provare a trovare conforto e cercare di alleviare la sofferenza del distacco da una persona così speciale.

A Wembley l’Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano che professionale. Per questo l’immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. È l’abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via. Come oggi. Buon viaggio”

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