L’ex centrocampista di Juventus e Inter, Arturo Vidal, nei guai in patria. Il giocatore classe 1987 che in Cile è una vera e propria leggenda è stato, infatti, denunciato insieme ad alcuni compagni del Colo Colo con la pesante accusa di abuso sessuale.
Vidal nei guai in Cile
Arturo Vidal denunciato per abuso sessuale. A rendere noto come tra i nomi degli indagati per un’inchiesta che riguarda altri giocatori del Colo Colo è il colonnello Gerardo Aravena, della prefettura di Santiago Andes, che in conferenza stampa ha parlato di un presunto episodio di violenza ai danni una giovane avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 novembre.
Sotto la lente degli inquirenti quanto sarebbe accaduto durante una festa privata in un bar in cui alcuni giocatori del club cileno, tra cui proprio il centrocampista che nel nostro campionato ha vestito le maglie di Juventus e Inter, vincendo anche cinque scudetti (quattro con i bianconeri e uno con i nerazzurri), due coppe Italia (una a Torino e una Milano) e tre supercoppe italiane (due con la Juve).
La vittima sarebbe una ventiduenne
A far scattare l’allarme, la sorella di una ventiduenne che intorno alle 4 del mattino si era recata al bar per recuperare la giovane, che l’aveva chiamata per farsi venire a prendere visto che non stava bene. Una volta giunta sul posto, la ragazza ha constatato come la sorella faticasse a reggersi in piedi, forse sotto l’effetto di alcool o droga. Stando alle prime indiscrezioni, Vidal avrebbe anche tentato di fuggire al posto di blocco e sarebbe risultato in evidente stato di ebbrezza.
Vidal identificato dalla Polizia
Come rivelato dal colonnello Aravena, l’ex Juve e Inter è stato l’unico a essere trasportato in una stazione di Polizia: “Vidal è stato trasferito al 37/mo commissariato di polizia per un controllo dell’identità nell’ambito dei primi accertamenti , e che successivamente è tornato alle sue attività“, riporta l’Ansa. La procura ha confermato il coinvolgimento di altri giocatori del Colo Colo che, “sono stati sottoposti a un controllo preventivo dell’identità sul posto, sono stati registrati e, probabilmente, saranno convocati per rendere dichiarazioni”.