Non è facile per Maverick Vinales dimenticare la morte del cugino Dean, deceduto a soli 15 anni per un incidente in pista. Una tragedia che quasi stava spingendo il pilota della MotoGP al ritiro: “Per me è stato un duro colpo, non riuscivo a comprendere il senso della vita. Stavo pensando di smettere, mi chiedevo perché continuassi a correre. A che serve? Ho una famiglia, ho messo insieme un bel po’ di soldi e non devo preoccuparmi. Siamo fortunati ad essere pagati bene nel nostro sport. Allora perché proseguire?“, ha dichiarato lo spagnolo a GPSpirit.
Vinales aveva un grande rapporto con Dean: “Da settembre a novembre è stato molto difficile per me perché ci pensavo sempre. Per me mio cugino era come il mio fratellino. Mi sono preso cura di lui e gli ho finanziato la carriera. Ad esempio, se compravo una moto per me la compravo anche a lui per allenarci insieme“.
Fortunatamente la famiglia è stata vicina a Vinales, in particolare la moglie Raquel: “Mi diceva che non era colpa mia, di nessuno… A volte la vita è difficile, ho una famiglia e vivo la mia vita. E un obiettivo: essere campione del mondo. E’ sempre stato il mio sogno e voglio raggiungerlo. Mia moglie diceva che era il mio destino e avrei dovuto provarci. Da quel periodo ho imparato tanto dalla famiglia, ad essere forte e lottare per i propri sogni. Sono davvero fortunato ad averli intorno“.
Vinales proverà a vincere in MotoGP in sella all’Aprilia e col ricordo di Dean nel cuore. Dopo tanta sofferenza, il cugino sarà una spinta in più per realizzare il suo sogno, che sicuramente era anche quello del 15enne tragicamente scomparso.