Firenze è più vicina. E la notizia arriva da Tignes, la località alpina francese dove Jonas Vingegaard ha deciso di trasferirsi nelle prossime due settimane e mezzo (perché mezza già se n’è andata), il quartier generale tanto caro alla Visma Lease a Bike che sulle Alpi transalpine prepara l’assalto al prossimo Tour de France. Un Tour che partirà appunto da Firenze, la città dove il bicampione in carica della grand boucle confida di presentarsi tirato a lucido il prossimo 29 giugno, quando scatterà la grand depart.
- Il coraggio di Jonas: a Firenze vuole esserci
- Van Aert, il peggio è alle spalle: l'estate lo attende
Il coraggio di Jonas: a Firenze vuole esserci
Se il danese riuscisse nell’impresa di correre il Tour non sarebbe affatto azzardato parlare di autentico miracolo (sportivo, e non solo). Perché è ancora negli occhi di tutti quanto successo il 4 aprile scorso all’Itzulia, il Giro dei Paesi Baschi, con la rovinosa caduta che vide coinvolti tra gli altri Primoz Roglic e Remco Evenepoel, altri due rivali accreditati sulle strade di Francia.
Vingegaard fu quello che pagò il prezzo più salato in termini di danni: frattura della clavicola, frattura di almeno 4 costole e pneumotorace, con 12 giorni di ricovero a Vitoria e la necessità di ripartire gradatamente nel corso delle settimane successive.
Roglic ed Evenepoel, che come il danese non sono ancora tornati a gareggiare, ne uscirono con infortuni importanti, ma non tanto gravi (ammaccamenti e tanto spavento per lo sloveno, clavicola rotta per il belga). Sulla carta loro a Firenze si presenteranno più rodati, pronti a difendersi dagli attacchi dell’alieno Tadej Pogacar, ma Vingegaard decidendo di andare a Tignes ha fatto capire di voler fare sul serio.
Van Aert, il peggio è alle spalle: l’estate lo attende
La Visma Lease a Bike, dopo averlo tenuto a distanza da rumors e voci incontrollate, ha ribadito di voler dare a Vingegaard tutto il tempo necessario per riprendersi dal terribile incidente di due mesi fa. Intanto però ha postato immagini del corridore in allenamento, peraltro in compagnia di un altro reduce da una primavera sfortunata: Wout Van Aert, già rientrato al Tour of Norway, gara che gli è servita per ritrovare il feeling con la strada (ha chiuso 66esimo assoluto a 13’ dal vincitore, il francese Laurence) e dove ha ottenuto un piazzamento sul podio in volata nella terza tappa.
Il belga ha messo il Tour in cima agli obiettivi del proprio calendario estivo: per puntare a presentarsi tirato a lucido a Olimpiadi e Mondiali, sa perfettamente che passare per le strade di Francia sarà strettamente necessario. E il lavoro in altura da svolgere in queste settimane è propedeutico all’obiettivo dichiarato.
La Visma, costretta in primavera a lavorare “in difesa” per via dei tanti infortuni (il migliore è stato Matteo Jorgenson, che nelle classiche del Nord ha tenuto alto l’onore) e reduce dal deludente Giro dove Uijtdebroeks in cui si è dovuto ritirare presto, confida nelle due punte per risollevare la propria stagione.