Ci sono esordi fortunati, esordi da ricordare. Ed esordi memorabili . Neppure il tifoso della Juventus più ottimista poteva immaginare che l’attesissima prima partita del nuovo corso, quello segnato dall’arrivo a gennaio di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria , potesse finire in gloria come è realmente successo.
Il 2-0 all’ostico Hellas Verona nel posticipo domenicale della 24a giornata lo firmano infatti proprio il serbo e lo svizzero, su assist rispettivamente di Dybala e Morata. Insomma, la notte perfetta. Per la Juventus è la settima vittoria nelle ultime 10 partite che vale l’ingresso in zona Champions a quota 45 punti con sorpasso all’Atalanta ferma a 43 dopo il ko contro il Cagliari.
Vlahovic e Zakaria si prendono la Juve: gol per due all’esordio
L’Allianz Stadium era vestito a festa già prima dell’avvio, con tante maglie griffate DV7 a popolare gli spalti, per poi trasformarsi in un catino infuocato dopo appena 13 minuti, il tempo impiegato da Dusan Vlahovic per fissare la prima esultanza in bianconero, con un morbido pallonetto su invito di Paulo Dybala , schierato coraggiosamente da Allegri insieme al nuovo idolo degli juventini e a un Alvaro Morata che strapperà applausi da attaccante esterno tutto scatti, grinta e generosità.
La Juve ha dominato in lungo e in largo nel primo tempo, imprimendo ritmi altissimi e schiacciando un Verona in verità timido, ma anche travolto dall’entusiasmo dei giocatori della Juventus , che non hanno lesinato corse regalando anche lampi di spettacolo.
Subito in partita Zakaria con tante palle recuperate, Vlahovic si è preso la scena facendo reparto da solo, anche spalle alla porta, sfiorando il raddoppio in altre due occasioni nel primo tempo.
In avvio di ripresa la Juve ha tirato il fiato e il Verona è salito di tono creando un paio di pericoli con Lazovic e Lasagna, ma a differenza del recente passato la squadra di Allegri non h a staccato la spina, restando concentrata e trovando il 2-0 al 16’ con uno splendido inserimento di Zakaria dopo una discesa di Morata servito da Dybala.
“Fattore Vlahovic” per la nuova Juve: Rabiot e Morata incantano, ma Dybala esce scontento
Insomma per l’intero ambiente juventino si è trattato di una serata da sogno. Dai tifosi, tornati a popolare l’Allianz Stadium e a sostenere la squadra a gran voce come non accadeva da tempo, alla proprietà e alla dirigenza, che hanno visto legittimati con effetto immediato gli sforzi sostenuti a gennaio, fino a Max Allegri .
Il tecnico livornese, spesso temporeggiatore in passato nell’inserimento dei nuovi acquisti, ha capito la necessità di invertire la tradizione, vuoi per il costo delle operazioni sostenute, vuoi per la situazione tecnica della squadra, assai diversa rispetto agli anni del dominio incontrastato in campionato.
Ma non solo, perché Allegri è stato ripagato nella decisione di optare per un assetto a trazione anteriore, ma equilibrato, riuscendo ad esaltare al fianco dell’entusiasmo dei nuovi anche giocatori come Arthur e Rabiot , spesso discussi in stagione, oltre agli stessi Dybala e Morata. L’unica nota “stonata” è la smorfia dello stesso Dybala al momento della sostituzione con Cuadrado al 75’. L’argentino è parso ben sintonizzato nella nuova formula offensiva, brillando però solo a tratti, assist per l’1-0 a parte.
La Juventus sogna in grande: tra zona Champions e rimonta scudetto
La svolta impressa alla classifica con l’irruzione in zona Champions League segna comunque un guado simbolico nella stagione della Juventus, il cui obiettivo, oltre a provare a fare più strada possibile in Champions League , sarà quello di proseguire la risalita in campionato, nonostante il gap dalle prime tre sia ancora consistente, -7 da Milan e Napoli e -8 dall’Inter che ha una partita in meno.
Sognare un clamoroso rientro nel giro scudetto sembra difficile, ma qualcosa di più si saprà già nel prossimo weekend, quando la Juve sarà di scena proprio sul campo dell’Atalanta: un successo potrebbe staccare quasi definitivamente la Dea nella corsa alla Champions e permettere ai bianconeri di guadagnare altri punti su almeno una tra Napoli e Inter che si affronteranno al San Paolo.