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VNL, entra Rychlicki e ribalta la Polonia: l'Italia è un po' sprecona, ma trova il modo per battere la capolista

La week 2 di VNL si apre con una vittoria pesante contro la Polonia, unica imbattuta (seppur in veste sperimentale): l'Italia ringrazia Rychlicki, decisivo nei due set conclusivi. Giannelli show

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È un’Italia bella (a tratti), sprecona ma comunque vincente. E non guasta mai quando dalla parte opposta della rete c’è la bestia nera polacca. Che è vero, si sarà pure presentata in una veste un po’ sperimentale, ma era l’unica imbattuta del gruppo e contro i ragazzi di De Giorgi c’ha sbattuto la faccia. Anche se ha fatto di tutto per impedire che accadesse: l’Italia alla fine l’ha spuntata per 3-2 (25-17, 23-25, 21-25, 25-20, 15-11), trovando le risposte giuste al momento opportuno e soprattutto pescando bene la carta dal mazzo quando se n’è avvertito più il bisogno. Nome in codice: Kamil Rychlicki.

Primo set sul velluto, con super Romanò (e non solo)

L’ingresso del lussemburghese nel quarto set ha cambiato volto a una partita che s’era fatta insolitamente spigolosa, dopo che nel primo parziale nulla lasciava presagire tanta sofferenza. Perché l’Italia, presentatasi con i “debuttanti” Michieletto e Lavia titolari (come Galassi e Balaso) e Romanò in posto 2, aveva dato l’impressione di essere pienamente padrona delle operazioni.

Azzurri superiori in ogni fondamentale, soprattutto a muro con Gargiulo sempre più protagonista (Russo può guarire con calma dall’operazione all’ernia…) e Romanò perfetto tanto in attacco, quanto al servizio (8 punti e 88% di efficienza offensiva). Il 22-11 che condanna i ragazzi di Grbic prima del tempo suona sinistro, così come lo start di secondo set, dove l’Italia scappa sul 6-2 obbligando il tecnico dei polacchi a fermare l’incontro.

Semeniuk trascina la Polonia alla rimonta

Da quel momento in poi, però, la Polonia accende la luce: ritrova subito la parità a quota 6, poi resta incollata punto a punto fino però a trovare il primo vero vantaggio di serata sul 20-18, trascinata dai colpi del perugino Semeniuk (che duello col compagno di squadra Giannelli: chiuderà a 18 punti, due in meno dell’altro schiacciatore Szalpuk). Quei due punti costano cari all’Italia, che nel terzo riparte a spron battuto e fa capire di non essersi fatta condizionare troppo dall’epilogo del set precedente.

Sul 14-11 Grbic deve ancora una volta parlarci su e quando Semeniuk trova la parità a 15 si capisce che il suo l’ha fatto abbondantemente. E ancora una volta l’Italia si sfilaccia sul più bello: 4-0 di parziale polacco (da 19-17 a 19-21) e due errori di Michieletto condannano gli azzurri a cedere un altro set a una squadra che pure, numeri alla mano, non sembra esserle poi tanto superiore.

Bottolo e Rychlicki, la “coppia” che profuma di provvidenza

De Giorgi capisce che serve attingere a piene mani dalla panchina. Getta nella mischia Rychlicki al posto di Romanò e soprattutto Bottolo per Lavia, ma la differenza la fa soprattutto l’efficacia del servizio azzurro, con Michieletto, Rychlicki e Giannelli che firmano tre ace pesantissimi (16-13 e timeout obbligato Grbic). Stavolta però l’Italia insiste: Gargiulo stampa un muro di inestimabile valore, Michieletto firma un altro ace e sul 20-14 il parziale è segnato, chiuso da un paio di muri di Galassi.

Nel tiebreak gli azzurri prendono subito in mano le redini del set, scappando sul 9-6 prima di concedersi nuovamente una pausa di troppo (break polacco di 5-1 e vantaggio avversario sull’11-10). È a quel punto che sale in cattedra Mattia Bottolo, proprio dopo aver subito un muro che si trasforma nel primo vantaggio polacco nel parziale: risponde pan per focaccia a Novak trovando il muro della nuova parità, poi vince uno scambio ricco di tensione, riuscendo a chiudere il colpo seppur in precario equilibrio. Un’invasione di Semeniuk “pescata” grazie a uno videocheck chiamato da De Giorgi offre all’Italia un break di vantaggio, che diventano due quando Rychlicki trova l’ace col quale consegna ai compagni tre palle match.

È buona la prima perché la Polonia sbaglia totalmente le misure dell’attacco e il 3-2 è servito. Michieletto è devastante al servizio con 5 ace personali e 18 punti totali (ma non senza qualche sbavatura di troppo: non giocava da un mese e mezzo, lecito dargli un po’ di tregua…), Galassi ne firma 15 con ben 7 muri, Romanò chiude con 13 in tre set e Rychlicki con 11 in due set, mentre Gargiulo va in doppia cifra (10 punti e tre muri). Prossimo impegno per l’Italia venerdì alle 23 contro la Cina.

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