Quando il gatto non c’è i topi ballano. Quando Antropova non c’è, Isabelle Haak decide di ballare. Di più: decide di schiantare Scandicci, che le prova tutte per resistere alla forza d’urto della favolosa giocatrice svedese, che domina in una serata da 32 punti grazie ai quali spinge la Prosecco Doc Imoco a punteggio pieno all’inseguimento della capolista Novara (che ha una gara in più), conquistando l’ennesimo scalpo eccellente di un avvio di stagione sin qui immacolato.
La Savino Del Bene, orfana del suo martello, riesce a tenere botta finché le rivali glielo consentono: lotta punto a punto nel finale di primo e secondo set, prendendo poi un margine rassicurante in avvio di terzo ma finendo per non riuscire a concretizzare appieno la rimonta nel quarto parziale.
Non sono bastate Herbots (17 punti) e Zhu (16) per arginare lo strapotere delle pantere, che se ce ne fosse ancora bisogno mandano un altro segnale forte alla concorrenza: se qualcuno vuol scucire loro lo scudetto di dosso, beh, che alzi sensibilmente il livello del proprio gioco.
- Antropova, assenza che pesa: Diop sbaglia tanto
- Isabelle Haak domina la scena: finale di gara strepitoso
Antropova, assenza che pesa: Diop sbaglia tanto
L’assenza di Antropova è un fardello pesante per Barbolini, che lancia dall’inizio Diop in posto 2. Una scelta che non pagherà dividendi, se è vero che in chiusura di secondo set si vedrà costretto a toglierla dopo una prima parte di gara anonima, con un 33% dal campo che la dice lunga sulla capacità di Conegliano di leggerne gli attacchi.
Le pantere, al contrario, non sembrano accusare la fatica della Supercoppa (primo trofeo stagionale messo in bacheca), sebbene in avvio debbano inseguire soprattutto per merito della Zhu. Sul 19-15 per Scandicci il set appare già segnato, ma Santarelli chiama time-out e la partita di colpo cambia padrone, con un 4-0 di parziale che rimette Conegliano in linea di galleggiamento.
Ciò nonostante, Scandicci riesce a procurarsi due palle set grazie a una gran giocata di Ognjenovic, ma la prima l’annulla De Kruijf, mentre sulla seconda Diop spreca un attacco abbastanza semplice. Barbolini richiama le sue ragazze in panchina, ma la ripartenza è anche peggiore, con Fahr che stampa un muro su Diop e ancora De Kruijf, che chiude il parziale di 4-0 che ribalta il set.
Nel secondo le venete dimostrano di aver preso il sopravvento: un paio di ace di Diop ne rallentano la fuga, ma la Haak comincia a registrare percentuali bulgare da ogni lato del campo e sul 18-14 Santarelli pregusta un comodo finale di set.
Ci pensano Herbots e Zhu a rimettere le cose a posto, trovando la parità a quota 21. L’ingresso di Washington è ossigeno puro per una Savino Del Bene che resta attaccata al set, ma che cede sotto i colpi di Cook e della solita Haak, che firma l’ace che sigilla il 27-25 finale.
Isabelle Haak domina la scena: finale di gara strepitoso
La mossa con la quale Barbolini s’affaccia al terzo set è abbastanza rischiosa: toglie Ognjenovic per inserire Di Iulio, ma paga dividendi in fretta. E sebbene Conegliano riesca a rientrare in partita dopo essere stata sotto anche di 4 lunghezze, un parzialino di 5-1 spedisce le toscane a distanza di sicurezza, che pure viene disinnescato dall’8-2 col quale le pantere ritrovano la parità a quota 19.
Solo una super Herbots riesce a disinnescare le velleità della Prosecco Doc Imoco, che cede sul più bello dopo aver fatto vedere i sorci verdi alla difesa di casa. Che pure in avvio di quarto set continuano a fare la voce grossa, tanto da riuscire a scappare nuovamente sul 7-2, pregustando di portare il match al tiebreak.
A quel punto però sale in cattedra Isabelle Haak, che catalizza ogni pallone e che soprattutto non lascia scampo al muro di Scandicci, che non trova le contromisure per provare ad arginarla. La svedese è dirompente, riporta subito sulla parità Conegliano (10-10) e poi la lancia verso la fuga decisiva, ben spalleggiata anche da un’ottima Lanier che si desta al momento opportuno.
Zhu ha un ultimo sussulto, ma ancora Haak rimette in fretta i buoi che tentavano di uscire dalla stalla, chiudendo sul 25-20. Sono 28 gli attacchi punto sui 50 tentati, ma ciò che stupisce è la facilità d’esecuzione negli scambi dove la palla pesa di più.
Santarelli ottiene 15 punti anche da Cook, mentre Fahr si prende la scena sottorete con 9 punti e 4 muri. Scandicci paga senza appello l’assenza di Antropova, ma in generale anche qualche sbavatura di troppo nei momenti più delicati. Contro questa versione della Imoco, al solito, c’è stato poco da fare.